Ray Bradbury

Constance contro tutti

Mondadori, 2003, € 9,50

Los Angeles negli anni Sessanta è una città spregiudicata e indifferente, immersa nel sogno del cinema. Sulla vicina spiaggia di Venice un giovane scrittore dal brillante futuro progetta un nuovo romanzo, forse una Cronaca marziana o forse un'avventura di pompieri incendiari. Ma una notte (buia e tempestosa...) i lampi e la pioggia scaricano davanti al suo cottage una visione d'altri tempi: un fantasma che risponde al nome di Constance Rattigan, la stella del cinema muto. Qualcuno la insegue, qualcuno le ha giocato un macabro scherzo inviandole due vecchie rubriche telefoniche piene di nomi dimenticati, i Nomi dei Morti. Perché? Cosa vuole da Constance il misterioso emissario? È vero che progetta di ucciderla?
È a questo punto che lo scrittore - Ray Bradbury detto il Matto - si trasforma in detective e comincia una frenetica, poetica discesa nella villa di Constance Rattigan, tanto per cominciare. E poi nei sotterranei del Teatro Cinese, lo storico tempio del cinema, fino a sfociare in un allucinante canale di scolo che convoglia le acque di Los Angeles dalle colline al mare.
Ma più che nei luoghi fisici, è nei ricordi che l'indagine prende corpo: ricordi di attori, attrici, ciarlatani e strambi collezionisti che formano il pazzesco universo di Constance Rattigan. Il mistero arriva al culmine quando l'attrice scompare, ma il Matto ed il suo amico poliziotto riusciranno a risolvere l'enigma all'ultimo momento, nello spettrale cimitero di Forest Lawn dove riposano i divi.

In questo 'mystery fantastique' tornano i personaggi dei precedenti romanzi noir di Bradbury, "La morte è un affare solitario" e "La follia è una bara di cristallo": Henry il cieco, il regista tedesco Fritz, Constance Rattigan e soprattutto la nostalgia di un passato di fantasie, emozioni, grandi film in bianco e nero e una California indimenticabile.


Bradbury autore di gialli

Ray Douglas Bradbury


Scrittore di novelle, racconti, romanzi e poesie. Ray Bradbury nasce a Waukegan, Illinois, il 22 agosto 1920. Terzo figlio di Leonard Spaulding Bradbury e Esther Marie Moberg Bradbury. Nel 1931 inizia a scrivere i suoi primi racconti sulla carta da macelleria. Nel 1932, dopo il licenziamento di suo padre dal lavoro di operatore telefonico, la famiglia Bradbury nuovamente si tresferisce a Tucson ed ancora torna a Waukegan l'anno seguente. Nel 1934 la famiglia Bradbury è a Los Angeles, California.
Bradbury si diploma alla Los Angeles High School nel 1938. Il suo percorso scolastico termina qui, ma continua a studiare per suo conto la notte nelle biblioteche e di giorno dal suo tipografo. Vende giornali agli angoli delle strade di Los Angeles dal 1938 al 1942. Il primo racconto pubblicato è "Hollerbochen's Dilemma," stampato nel 1938 su Imagination!, un fan magazine. Nel 1939, Bradbury pubblica quattro numeri di Futuria Fantasia, il suo fan magazine, contribuendo con suoi scritti alla maggior parte del materiale pubblicato. Il primo lavoro pagato di Bradbury è "Pendulum" del 1941 su Super Science Stories. Nel 1942 Bradbury scrive "The Lake," storia nella quale evidenzia per la prima volta la sua singolare tecnica narrativa. Dal 1943 interrompe il suo lavoro come distributore di giornali ed inizia a scrivere a tempo pieno, fornendo numerosi racconti brevi a vari periodici. Nel 1945 il suo racconto breve "The Big Black and White Game" è scelto per la raccolta Best American Short Storie.
Nel 1947 Bradbury sposa Marguerite McClure, e lo stesso anno raccoglie gran parte del suo materiale migliore pubblicandolo come Dark Carnival, la sua prima raccolta di racconti brevi.

La sua reputazione di scrittore pioniere della fantascienza è sancita con la pubblicazione di The Martian Chronicles (Cronache marziane) del 1950 (pubblicato in Inghilterra col nome The Silver Locusts), che descrive i primi tentativi dei terrestri di conquistare e colonizzare Marte, la costante opposizione da parte della gentile, telepatica gente marziana all'invasione, ed infine l'effetto sui colonizzatori marziani della guerra nucleare sulla Terra. Sia sotto l'aspetto della critica sociale sia della pura fantascienza, The Martian Chronicles riflette alcune delle principali paranoie della società americana dei primi anni dell'età atomica: la paura di una guerra nucleare, il desiderio di una vita più semplice, le reazioni contro il razzismo e la censura, e la paura delle super potenze straniere.

Il successo delle Cronache marziane è strepitoso e nel 1973 ne esce una versione leggermente ampliata. Bradbury, intanto, diventa collaboratore delle più prestigiose riviste americane e pubblica una serie di racconti che verranno raccolti nelle successive antologie: Il gioco dei pianeti (1951) che ancora attinge al materiale degli anni quaranta ma nella quale nasce il mito dell'Uomo Illustrato; Le auree mele del sole (1953), La fine del principio (1958), fino alle più recenti Il meglio di Ray Bradbury e Molto dopo mezzanotte. In inglese l'antologia più completa si intitola The Stories of Ray Bradbury e presenta un centinaio di racconti in due volumi.

Benché non sempre a suo agio nella dimensione del romanzo, Bradbury ha dato almeno un grande esito in questo campo con Fahrenheit 451 (uscito nel 1951 sulla rivista Galaxy e nel 1953 in volume): la storia è ambientata in un futuro dove le parole scritte sono proibite. Opponendo resistenza ad uno stato totalitario che brucia tutti i libri, un gruppo di ribelli memorizza intere opere di letteratura e filosofia. Dal libro lo splendido film diretto (1966) da François Truffaut.

Il successivo L'estate incantata (1957) è ottenuto, come le Cronache marziane, dalla fusione di racconti apparsi tra il 1950-57. Nel 1962 esce Il popolo dell'autunno, un libro piuttosto frammentario ma dalle forti emozioni.

Del 1986 è Morte a Venice, un ambizioso romanzo giallo che ricostruisce il clima della California anni quaranta in cui Bradbury ha esordito come scrittore. Sebbene a partire dalla fine degli anni cinquanta la produzione narrativa di Bradbury si sia rarefatta, la sua attività è continuata alacremente in campo cinematografico, teatrale e poetico. Per John Huston ha scritto la sceneggiatura del celebre Moby Dick con Gregory Peck; in teatro ha adattato parecchi dei suoi racconti e anche episodi delle Cronache marziane.

L'opera di Bradbury è stata inclusa nelle collezioni del Best American Short Story (1946, 1948, 1952). Ha vinto l'O. Henry Memorial Award, il Benjamin Franklin Award nel 1954, l'Aviation-Space Writer's Association Award per il miglior articolo sullo spazio su American Magazine nel 1967, il World Fantasy Award per tutta la sua opera, e il Grand Master Award dall'associazione degli scrittori americani di fantascienza Science Fiction Writers of America. Il suo film sulla storia del volo, Icarus Montgolfier Wright, è stato nominato per un Academy award, ed il suo originale televisivo The Halloween Tree ha vinto un Emmy.

Gli scritti di Ray Bradbury hanno avuto molti riconoscimenti, ma il più inusuale è stato quando un astronauta dell'Apollo chiamò un cratere lunare Dandelion dopo aver letto il racconto di Bradbury, Dandelion Wine.

Al di fuori di questi riconoscimenti letterari, Ray Bradbury è stato l'ideatore del padiglione degli Stati Uniti nel 1964 al New York World's Fair. Ha contribuito alla realizzazione di Spaceship Hearth, EPCOT, Disney World, e all'Orbitron space ride a Euro-Disney in Francia. È stato il consulente creativo per la Jon Jerde Partnership, lo studio di architettura che ha progettato la Glendale Galleria, il Westside Pavilion a Los Angeles, e Horton Plaza a San Diego.

Ray Bradbury vive in California e continua a scrivere.

Romanzi:

Fahrenheit 451, 1953
Gli anni della Fenice, Martello, 1956.
(Contiene anche i racconti Il giardino d'infanzia [Playground, 1953] e E la roccia gridò [And the Rock Cried Out, 1953]; Mondadori, 1966.

Dandelion Wine, 1957
L'estate incantata, Mondadori, 1985.
Fusione dei racconti: Illumination, 1957; Dandelion Wine, 1953; The Season of Sitting, 1951; The Night; The Lawns of Summer, 1952; The Happiness Machine; Season of Disbelief, 1950; The Last, the Very Last, 1955; The Green Machine, 1951; The Trolley, 1955; Statues, 1957; The Window, 1950; The Swan, 1954; The Whole Town's Sleeping, 1950; Good-by, Grandma, 1957; Dinner at Dawn, 1954.

Something Wicked This Way Comes, 1962
Il popolo dell'autunno, La Tribuna, 1967; Rizzoli, 1978.

The Halloween Tree, 1972
L'albero stregato, Emme, 1976.

A Graveyard for Lunatics. Another Tale of Two Cities, 1990
La follia è una bara di cristallo (Un'altra storia di due città), Rizzoli, 1990.

Antologie:

The Martian Chronicles, 1950
Cronache marziane, Mondadori 1954; Oscar Mondadori, 1975; Classici Urania 165, Mondadori, 1990.
Contiene i racconti: Gennaio 1999: L'estate del razzo (Rocket Summer, 1947), Febbraio 1999: Ylla (Ylla, 1950), Agosto 1999: La notte estiva (The Summer Night, 1950), Agosto 1999: I terrestri (The Earthmen, 1948), Marzo 2000: Il contribuente (The Taxpayer, 1950), Aprile 2000: La terza spedizione (The Third Expedition, 1950), Giugno 2001: "And the Moon Be Still As Bright..." ("And the Moon Be Still As Bright...", 1948), Agosto 2001: I Coloni (The Settlers, 1950), Dicembre 2001: Il verde mattino (The Green Morning, 1950), Febbraio 2002: Le locuste (The Locustes, 1950), Giugno 2002: L'immensità (The Wilderness, 1952), Agosto 2002: Incontro di notte (Night Meeting, 1950), Ottobre 2002: La spiaggia (The Shore, 1950), Novembre 2002: Le sfere di fuoco (The Fire Balloons, 1953), Febbraio 2003: Intermezzo (Interim, 1947), Aprile 2003: I musici (The Musician, 1950), Giugno 2003: Su negli spazi azzurri (Way in the Middle of the Air, 1950), 2004-2005: L'imposizione dei nomi (estratto da: The Naming of Names, 1949), Aprile 2005: Usher II (Usher II, 1950), Agosto 2005: I vecchi (The Old Ones, 1950), Settembre 2005: Il marziano (The Martian, 1950), Novembre 2005: La valigeria (The Luggage Store, 1950), Novembre 2005: Stagione morta (The Off Season, 1948), Novembre 2005: Tutti a guardare (The Watchers, 1945), Dicembre 2005: Le città silenti (The Silent Towns, 1949), Aprile 2026: I lunghi anni (The Long Years, 1948), Agosto 2026: Cadrà dolce la pioggia (There Will Come Soft Rains, 1950), Ottobre 2026: La gita di un milione di anni (The Million Year Picnic, 1946).

The Illustrated Man, 1951
L'uomo illustrato, Martello, 1962; TeaDue, 1995.
Contiene i racconti: L'altropiede (The Other Foot, 1951), L'autostrada (The Highway, 1950), L'uomo (The Man, 1949), Le sfere di fuoco (The Fire Balloons, 1953), L'ultima notte del mondo (The Last Night of the World, 1951), Gli esuli (The Exiles, 1950), Verso il nulla (No Particular Night or Morning, 1951), La volpe e la foresta (The Fox and the Forest, 1951), Il visitatore (The Visitor, 1948), La betoniera (The Concrete Mixer, 1949), Marionette Inc. (Marionettes Inc., 1949), La città (The City, 1951), Il razzo (The Rocket, 1951).

The Golden Apples of the Sun, 1953
Le auree mele del sole, La Tribuna, 1964.
Contiene i racconti: La sirena (The Fog Horn, 1951), La strega d'aprile (The April Witch, 1952), L'immensità (The Wilderness, 1952), Il frutto in fondo alla coppa (The Fruit at the Bottom of the Bowl, 1948), Il ragazzo invisibile (The Invisible Boy, 1945), La macchina volante (The Flying Machine, 1953), L'assassino (The Murderer, 1953), L'aquilone d'oro, il vento d'argento (The Golden Kite, the Silver Wind, 1953), Non ci vedremo più (I See You Never, 1947), Ricamo (Embroidey, 1951), La grande partita bianca e nera (The Big Black and White Game, 1945), Rumore di tuono (A Sound of Thunder, 1952), Il grande mondo laggiù (The Great Wideworld Over There, 1953), La centrale (Powerhouse, 1948), En la noche (En la noche, 1952), Sole e ombra (Sun and Shadow, 1953), Il prato (The Meadow, 1948), L'uomo della spazzatura (The Garbage Collector, 1953), Il grande incendio (The Great Fire, 1949), Addio (Hail and Farewell, 1953), Le auree mele del sole (The Golden Apples of the Sun, 1953).

The October Country, 1955
Paese d'ottobre, Nord, 1975.
Contiene i racconti: Il nano (The Dwarf, 1954), In coda (The Next in Line, 1947), L'oculato gettone da poker di H. Matisse (The Watchfull Poker Chip of H. Matisse, 1954), Scheletro (Skeleton, 1945), Il barattolo (The Jar, 1944), Il lago (The Lake, 1944), L'emissario (The Emissary, 1947), Il sacro fuoco (Touched with Fire, 1955), Il piccolo assassino (Small Assassin, 1946), La folla (The Crowd, 1943), Saltamartino (Jack-in-the-Box, 1947), La falce (The Scythe, 1943), Zio Einar (Uncle Einar, 1947), Il vento (The Wind, 1943), L'uomo del primo piano (The Man Upstairs, 1947), C'era una volta una vecchina (There Was an Old Woman, 1944), Il condotto sotterraneo (The Cistern, 1947), Il raduno (Homecoming, 1946), La bella morte di Dudley Stone (The Wonderful Death of Dudley Stone, 1954).

A Medicine for Melancholy, 1959
La fine del principio, La Tribuna, 1963.
Contiene i racconti: La fine del principio (The End of the Beginning, 1959), Il dragone (The Dragon *(Esquire ago. 1955), Erano bruni con gli occhi d'oro (Dark They Were, and Golden Eyed, 1959), In una stagione di tempo sereno (In a Season of Calm Weather, 1957), Una medicina per la malinconia (A Medicine for Melancholy, 1959), Il letto (The Marriage Mender, 1954), Profumo di salsapariglia (A Scent of Sarsaparilla, 1953), La città dove nessuno scendeva (The Town Where No One Gott Off, 1958), Delirio (Fever Dream, 1948), Il buco in testa (The Headpiece, 1958), Icaro Montgolfier Wright (Icarus Montgolfier Wright, 1956), La prima notte di Quaresima (The First Night of Lent, 1956), Il grande scontro di lunedì scorso (The Great Collision of Monday Last, 1958), Il dono (The Gift, 1952), I topolini (The Little Mice, 1959), Il sorriso (The Smile, 1952), Il meraviglioso abito color gelato alla panna (The Wonderful Icecream Suit, 1959), Tutta l'estate in un giorno (All Summer in a Day, 1954), Tempo di andarsene (The Time of Going Away, 1956), Sulla spiaggia al tramonto (The Shoreline at Sunset, 1959), Il giorno che piovve per sempre (The Day It Rained Forever, 1957), Il vetro color fragola (The Strawberry Window, 1954).

The Machineries of Joy, 1964
Le macchine della felicità, La Tribuna, 1970.
Contiene i racconti: Le macchine della felicità (The Machineries of Joy, 1962), Colui che aspetta (The One Who Waits, 1949), Tyrannosaurus Rex (Tyrannosaurus Rex, 1964), Vacanza (The Vacation, 1963), Il tamburino di Shiloh (The Drummer Boy of Shiloh, 1960), I giganti dei prati ("Boys! Raise Giant Mushrooms in Your Cellar", 1964), Questa, forse, è la fine (Perhaps We Are Going Away, 1962), Quasi la fine del mondo (Almost the End of the World, 1957), Il ritorno del mare (And the Sailor, Home from the Sea, 1964), El Dia de Muerte (El Dia de Muerte, 1964), La grande signora illustrata (The Illustrated Woman, 1961), Certi vivono come Lazzaro (Some Live Like Lazarus, 1964), Un miracolo di architettura (A Miracle of Rare Device, 1962), Così morì Riabucinska (And So Died Riabouchinska, 1953), Il mendicante di O'Connell Bridge (The Beggar on O'Connell Bridge, 1964), La morte e la fanciulla (Death and the Maiden, 1960), Un volo di corvi (A Flight of Ravens, 1952), Il migliore dei mondi possibili (Best Of All Possible Worlds, 1960), Buon lavoro, Juan Diaz! (The Life Work of Juan Diaz, 1963), L'abisso di Chicago (To the Chicago Abyss, 1963), I velocisti dell'inno (The Anthem Sprinters, 1964).

Il gioco dei pianeti, 1965
La Tribuna 1965; Rizzoli 1979.
Contiene i racconti: L'altropiede, L'autostrada, L'uomo, Le sfere di fuoco, L'ultima notte del mondo, Gli esuli, Verso il nulla, La volpe e la foresta, Il visitatore, La betoniera, Marionette Inc., La città, Il razzo.

I Sing the Body Electric!, 1969
Il corpo elettrico. Il meglio di Ray Bradbury (1965-1970), Longanesi, 1971.
Contiene i racconti: La macchina del Kilimangiaro (The Kilemanjaro Device, 1969), Il terribile incendio, lassù al castello (Terrible Conflagration Up at the Place, 1969), Il bambino del futuro (Tomorrow's Child, 1969), Donne (The Women, 1948), Il motel dei polli ispirati (The Inspired Chicken Motel, 1969), A Gettysburg, sottovento (Downwind from Gettysburg, 1969), Sì, ci troveremo al fiume (Yes, We'll Gather at the River, 1969), Il vento freddo, il vento caldo (The Cold Wind and the Warm, 1964), Telefonata notturna (Night Call, Collect, 1969), Lo spettro della casa nuova (The Haunting of the New, 1969), Io canto il corpo elettrico (I Sing the Body Electric!, 1969), Il giorno che si aprirono le tombe (The Tombling Day, 1952), Tutti gli amici di Nicholas Nickleby sono amici miei (Any Friend of Nicholas Nickleby's Is Friend of Mine, 1969), Il peso massimo (Heavy-Set, 1964), L'uomo con la camicia Rorschach (The Man in the Rorschach Shirt, 1966), Enrico IX (Henry the Ninth, 1969), La città perduta di Marte (The Lost City of Mars, 1967), Cristo Apollo (Christus Apollo, 1969).

Long After Midnight, 1975
Molto dopo mezzanotte, Urania 732, Mondadori, 1977.
Contiene i racconti: La bottiglia azzurra (The Blue Bottle, 1970), In trappola (One Timeless Spring, 1946), Un pezzo di legno (A Piece of Wood, 1952), Delitto senza castigo (The Utterly Perfect Murder, 1949), Castigo senza delitto (Punishement Without Crime, 1950), Tempo fermo (A Story of Love, 1948), Angelo, guarda il futuro (Forever and the Earth, 1950), Breve storia del Quarto Reich (Darling Adolf, 1972), I miracoli di Jamie (The Miracles of Jamie, 1946), Gioco d'ottobre (The October Game, 1948), Molto dopo mezzanotte (Long After Midnight, 1971).

Molto dopo mezzanotte
tr. Antonangelo Pinna, Mondadori, 1979.
Contiene i racconti indicati sopra, più i seguenti (tr. Vanna Signorini e Manola Stanchi): Il pappagallo che conobbe papà (The Parrot Who Met Papa, 1972), L'uomo che bruciava (The Burning Man), Il Messia (The Messiah, 1971), Conversazioni nello spazio (G.B.S.-Mark V), Una domenica a Dublino (Getting Through Sunday Somehow), Un'insolita proposta (Drink Entire: Against the Madness of Crowds), Viaggio in Messico (Interval in Sunlight, 1954), Il desiderio (The Wish, 1973), La vera saggezza (The Better Part of Wisdom), Il pan di segala (The Pumpernickel, 1951), Una tavoletta di cioccolato per te! (Have I Got a Chocolate Bar for You!, 1973).

Cronache Marziane - Fahrenheit 451 - 20 Racconti
Mondadori, 1983.
Contiene: Cronache Marziane, Fahrenheit 451, e i racconti: La bottiglia azzurra, In trappola, Un pezzo di legno, Delitto senza castigo, Castigo senza delitto, Tempo fermo, Angelo, guarda il futuro, Breve storia del Quarto Reich, I miracoli di Jamie, Gioco d'ottobre, Molto dopo mezzanotte, L'abisso di Chicago, La bottega del cosaio, La folla, Ora zero, Il Veldt, Pioggia senza fine, Il pedone, Caleidoscopio, Il piccolo assassino.

34 Racconti
Mondadori, 1984
Contiene i racconti: La sera, La ragazza che viaggiava, Il lago, La bara, Il grande incendio, L'immensità, Rumore di tuono, L'assassino, La strega d'aprile, Il ragazzo invisibile, L'aquilone d'oro, il vento d'argento, La sirena, La grande partita bianca e nera, Ricamo, Le auree mele del sole, La centrale, Addio, Il grande mondo laggiù, Il commiato, Esorcismo, La macchina della felicità, Chiamando il Messico, Il meraviglioso abito color gelato alla panna, Erano bruni con gli occhi d'oro, Il vetro color fragola, Profumo di salsapariglia, L'estate di Picasso, Il giorno in cui piovve per sempre, Una medicina per la malinconia, Sulla spiaggia al tramonto, Delirio, La città dove nessuno scendeva, Tutta l'estate in un giorno, La fine del principio.

The Toynbee Convector, 1988
Viaggiatore del tempo, Rizzoli, 1989.
Contiene i racconti: Il convettore di Toynbee (The Toynbee Convector, 1984), La botola (The Trapdoor, 1985), Sull'Orient, diretto a nord (On the Orient, North, 1988), Una notte nella tua vita (One Night in Your Life, 1988), A ovest di October (West of October, 1988), L'ultimo circo (The Last Circus, 1980), Stanlio e Ollio (The Laurel and Hardy Love Affair, 1987), Suppongo tu ti stia chiedendo perché siamo qui (I Suppose You Are Wondering Why We Are Here, 1984), Lafayette, addio! (Lafayette Farewell, 1988), Banshee (Banshee, 1984), Promesse, promesse (Promises, Promises, 1988), Approccio d'amore (The Love Affair, 1985), Una per sua signoria, e una per la strada! (One for His Lordship, and One for the Road!, 1988), A mezzanotte, nel mese di giugno (At Midnight, in the Month of June, 1954), Mi benedica, padre, perché ho peccato (Bless Me Father, for I Have Sinned, 1984), Secondo gli ordini (By the Numbers!, 1984), Un tocco di petulanza (A Touch of Petulance, 1980), Lunga spartizione (Long Division, 1988), Vieni, e porta Costanza (Come, and Bring Costance, 1988), Junior (Junior, 1988), La pietra tombale, La Cosa in cima alle scale (The Thing at the Top of the Stairs, 1988), La vera autentica mummia egizia fatta in casa dal colonnello Stonesteel.

Dinosaur Tales, 1983
Dinosauri, Interno Giallo, 1991.
Contiene i racconti: A parte un dinosauro, che cosa vuoi diventare da grande? (Beside a Dinosaur, Whatta Ya Wanna Be When YouGrow Up?, 1983), Un rombo di tuono, La sirena da nebbia, Tyrannosaurus Rex.

The Martian Chronicle / Cronache marziane
Mondadori, 1993.
Contiene i racconti: Aprile 2000: La terza spedizione, Dicembre 2001: Il verde mattino, Novembre 2005: La valigeria, Ottobre 2026: La gita di un milione di anni .

Quicker than the eye, 1996
I fiori di Marte, Urania 1328, Mondadori, 1998.
Contiene i racconti: Unterderseaboat Doktor (Unterderseaboat Doktor); Quinto grado della scala Zaharoff/Richter (Zaharoff/Richter Mark V); Ricordate Sascha? (Remember Sascha?); Un altro bel guaio (Another fine mess); Folgorazione (The electrocution); La campagna (Hopscotch); Finnegan, il ragno saltatore (The Finnegan); La donna del prato (That woman on the lawn, tr. Flavia Melchionna); Garbati omicidi (The very gentle murders); Più rapido di un battito di ciglia (Quicker than the eye); Dorian in Excelsis (Dorian in Excelsis, tr. Riccardo Valla); Nessuna novità, o cosa ha ucciso il cane? (No news, or what killed the dog?); La porta della strega; Il fantasma nella macchina (The ghost in the machine); Alla fine del nono anno (At the end of the ninth year); Bug (Bug); Ancora una volta. Legato (Once more, legato); Libri in prestito (Exchange); Terriccio gratis (Free dirt); Veglie funebri (Last rites); L'altra autostrada (The other highway).

Bibliografia in parte tratta da: Sam Moskowitz, Ray Bradbury - in: Paese d'ottobre, Nord, 1975.

Enrico Assante

Addio a Ray Bradbury maestro di sogni

L'autore di "Cronache marziane" e "Fahrenheit 451" aveva quasi 91 anni. Ha fatto viaggiare nel tempo e nello spazio milioni di lettori in tutto il mondo. Ha raccontato il futuro, ma non amava essere definito uno scrittore di fantascienza

"Immaginate un bambino di quasi nove anni che, seduto sulla soglia spalancata di una notte estiva, sparpaglia attorno a sé la sua raccolta di fumetti di Buck Rogers, con Buck e Wilma sul Pianeta Rosso. Il ragazzo raccoglie e legge un altro capitolo degli "Dei di Marte" di Edgar Rice Burroughs (...) Ora spalanca gli occhi e le labbra muovono silenziose parole pronunciate in un sussurro. "Marte. Oh Marte, portami a casa!". E dal suo corpo, l'anima scivola via silenziosa per navigare dolcemente verso Marte e non tornare più. Chi era quello strano e curioso ragazzino fermo nella distesa notturna di quel vuoto 1930? Potreste essere voi, posso essere io. Sì, io Raymond Bradbury, nato il 22 agosto del 1920 a Waukenag, Illinois, destinato a viaggiare su Marte e da quella notte non tornare più". Ray Bradbury ci ha lasciato, ma in tanti, in milioni, per tantissimi anni, hanno viaggiato nel tempo e nello spazio con lui, hanno visto mondi lontani, hanno vissuto avventure fantastiche, attraverso i suoi libri e in tanti, per moltissimi anni ancora, continueranno a farlo, perché le sue storie continueranno ad essere lette.

Bradbury aveva 91 anni. Quando ne aveva compiuti 85, amava dire, ridendo: "Non sono molti se usciamo da una prospettiva terrestre. Quando mi guardo allo specchio, la persona che ho di fronte è un giovane ragazzo, con la testa ed il cuore pieni di sogni ed eccitazione e un inarrestabile entusiasmo per la vita. Certo, ha i capelli bianchi, e allora? Spesso la gente mi chiede come faccio a restare così giovane e la risposta è semplice: basta vivere una vita in cui ti mescoli con qualsiasi tipo di attività, qualsiasi tipo di metafora, qualsiasi tipo di amore. E nella quale trovare il tempo di ridere, trovare ogni volta qualcosa che ti rende veramente felice, ogni giorno della tua vita. E questo è quello che ho fatto io, dai miei primi giorni ad oggi. E per mia fortuna sono stato sostenuto dalla passione, soltanto passione. E' un dono divino, non ha nulla a che vedere con la disciplina o con qualche regola. Io scrivo senza regole precise. Credo che proporsi preventivamente un piano uccida la creatività. Io le storie le voglio vivere mentre le scrivo".

È stato uno straordinario scrittore Ray Bradbury, uno dei più importanti e influenti del secolo scorso. Ci ha fatto sognare, viaggiare nel tempo e nello spazio, ci ha parlato di noi raccontando il futuro, ha immaginato cose che sono diventate realtà, ha capito prima e meglio di altri l'evoluzione delle tecnologie e come avrebbero cambiato la nostra vita. Non ha mai avuto paura delle cose sconosciute, non ha mai temuto il diverso, il nuovo, l'inatteso. E ha trasformato tutto questo in racconti, romanzi, articoli, studi e soprattutto in storie. Storie che, badate bene, non erano di "fantascienza": "Quei romanzi li leggi quando sei giovane, e io all'epoca ho divorato H. G. Wells. Poi cresci e leggi Shakespeare. Io ho scritto solo un libro di fantascienza, Fahrenheit 451. Il resto, i miei romanzi, i miei racconti, sono fantasy. La fantasy racconta cose che non possono accadere. La fantascienza racconta cose che possono, invece, accadere. Fahrenheit 451 è l'unico libro che ho scritto in cui parlo di cose che sono accadute o che possono accadere davvero. Per questo è un libro ancora attuale, e non solo per i temi legati alla censura, alle dittature che ancora nel mondo pensano di poter controllare il pensiero umano, decidendo cosa i cittadini possono leggere e cosa no. Lavorai a Fahrenheit 451 mentre Joseph McCarthy stava facendo vivere un brutto periodo a molta gente e la sua commissione non lavorava davvero secondo i dettami della nostra democrazia. Finii di scrivere il racconto e, visto che avevo bisogno di soldi perché la mia famiglia stava crescendo, pensai di venderlo a qualche rivista, prima della pubblicazione su libro, ma tutti quelli a cui la feci leggere avevano paura a pubblicarla per timore di finire proprio sotto le grinfie di McCarthy e della sua commissione. Finché venni contattato da un giovane editore. Mi disse che stava lanciando una nuova rivista, che aveva bisogno di materiali interessanti e che stava contattando una serie di scrittori. Mi disse anche che aveva poco, pochissimo denaro, ma che aveva letto quello che scrivevo e amava molto il mio stile. Poi fece una pausa. E aggiunse che poteva spendere solo 400 dollari. Io gli dissi che per quella cifra poteva avere un mio nuovo racconto, prima che lo pubblicassi su libro. Così Fahrenheit 451 uscì sul secondo, sul terzo e sul quarto numero di Playboy".

Fahrenheit 451, il capolavoro di Truffaut

Avesse scritto anche soltanto quel libro Bradbury avrebbe meritato il successo che ha avuto. Ma di libri ne ha scritti molti di più, diverse centinaia, dall'esordio nel 1938 fino ad oggi. Libri che non sono fatti di robot, di macchine speciali, di invenzioni fantasiose, ma piuttosto di sentimenti, di passioni e di tensioni: "Il mio lavoro, in realtà, è quello di aiutarvi a farvi innamorare. Innamorare della vita, delle meraviglie del mondo che abbiamo attorno, delle persone che incontrate, delle scoperte meravigliose che ognuno di noi fa nel corso della sua vita". E infatti Bradbury non era legato alle tecnologie, non possedeva un'automobile, per molti anni non è salito su un aeroplano, non ha mai amato i cellulari e tantomeno Internet. Della tecnologia ha raccontato i rischi e i pericoli, non insiti nella tecnologia stessa ma nel modo in cui l'uomo tende ad usarla: "Ricordo una notte, nell'estate del '46 o del '47, quando i nostri scienziati stavano per fare il primo esperimento di superbomba in un atollo e nessuno, nemmeno i tecnici che l'avevano messa a punto, conoscevano tutte le possibili conseguenze di quella esplosione. Quella notte mi convinsi che lo sviluppo tecnologico ci stava portando dalla parte sbagliata. Molti dei miei pensieri di allora sono finiti nelle Cronache marziane. Certo, con gli anni ho cambiato idea, le cose sono migliorate, e molte scoperte sono state utilissime per l'uomo. Oggi ho un buon rapporto con la tecnologia. Insomma, non è la tecnologia il problema, ma il modo in cui la si usa".

È stato un pensatore creativo, un conservatore in politica, un polemista accanito. I suoi pensieri sono raccolti in un libro, una raccolta di saggi intitolata Too Soon from the Cave, Too Far from the Stars, titolo ricavato da una frase che Bradbury diceva spesso, riferita all'uomo e all'esplorazioni spaziali: "Siamo usciti troppo presto dalle caverne e siamo ancora molto lontani dalle stelle. Andare nello spazio, cercare di scoprire parti sempre più grandi dell'universo fa parte del nostro sforzo per diventare immortali. Non ci fermeremo. Noi siamo figli di questo universo, non solo della Terra, di Marte o del nostro sistema solare, ma di tutto l'universo. E se siamo interessati a scoprire com'è questo universo è solo perché conosciamo il nostro passato e ci preoccupiamo terribilmente del nostro futuro". E aggiungeva "Predire il futuro è troppo facile, basta guardare la gente attorno a te, la strada dove vivi, l'aria che respiri, e predire che sarà ancora così. Al diavolo! Voglio di meglio".

Chissà se qualche abitante di un pianeta lontano arriverà mai sulla terra. Bradbury ha immaginato più volte che altri esseri, di galassie lontane potessero arrivare, prima o poi sulla terra. "Il problema è sapere quanto tempo, dopo la nostra scomparsa, arriverà qualcuno a scoprire chi siamo stati. E a seconda di quello che troverà penserà di noi che siamo stati grandi o pessimi. Se troverà solo le scorie nucleari il ricordo che ci sarà di noi non sarà granché. Se troverà i libri, l'arte le costruzioni, potrà dire che gli esseri umani hanno fatto il loro tempo sul pianeta terra". Se troverà i libri di Ray Bradbury saprà che l'essere umano sapeva davvero sognare.

la Repubblica, 06 giugno 2012