Un miliardo all'anno alla Chiesa per l'istruzione: ecco come
 

Finanziamenti alle scuole private (paritarie)
2001
governo centrosinistra

2006
governo centrodestra

Infanzia
349.265.340
355.115.016
Primaria
118.223.182
160.201.665
Secondaria
5.556.560
6.994.163
Integrazione handicap
3.615.198
10.000.000
L. 440 secondarie superiori
=
4.500.000
Bonus genitori 2005-06
=
30.000.000
totale
476.660.280
566.810.844
cifre in euro - fonti: ISTAT e Il Sole 24 Ore 10.10.2007

Ma non è tutto qui, naturalmente.

Queste scuole (che, appunto, sono nella quasi totalità gestite da organizzazioni cattoliche) godono di cospicui finanziamenti (diretti o indiretti, sotto forma di concessione gratuita di locali, servizi, ecc.) anche da parte di Regioni, Province, Comuni (oltre che da banche, fondazioni, privati, ecc., ma qui siamo in altro campo). Attenzione, comunque: non si tratta di spiccioli. Difficilissimo fare i conti (occorrerebbe andare a spulciare centinaia di leggi regionali, delibere, ecc.), ma probabilmente non si è lontani dal vero ipotizzando che questi finanziamenti aggiuntivi siano complessivamente di peso analogo a quelli statali: dunque il miliardo aumenterebbe di molto.

Nel 2007 il governo Prodi (ministro Fioroni) ha incrementato il contributo dello Stato alle scuole private di circa 100 milioni di Euro.

Già, e gli stipendi agli insegnanti di religione dove li mettiamo? Si tratta, ovviamente, di un discorso diverso rispetto al finanziamento delle scuole private, ma è il quadro complessivo che conta, cioè l'inesistenza di fatto del principio di laicità dello Stato italiano in tema di istruzione, e, anzi, della subordinazione di tutti i governi e di (quasi) tutte le istituzioni alle istanze del Vaticano.

Nel 2004 (non disponiamo di dati più recenti, ma assai fondato è il timore che le cifre nel frattempo siano aumentate...) sono stati spesi circa 480 milioni di euro per pagare gli insegnanti di religione (che sono scelti dalle Curie al di fuori di qualsiasi normativa concorsuale e che, oltre a tutto, guadagnano mediamente di più degli altri docenti). Si aggiungano poi gli oneri derivanti dall'assunzione ed immissione in ruolo di nuovi insegnati di religione.

In soldoni, insomma, la Repubblica spende all'incirca un miliardo di euro all'anno ad maiorem gloriam Dei. Amen.

 

Il quadro normativo

Il DM 261/98 ed il DM 279/99 (Ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, Democratici di Sinistra), ed il testo unico “concessione di contributi alle scuole secondarie legalmente riconosciute e pareggiate” che li converte in legge, costituiscono il presupposto per la successiva sistematica e regolare concessione di finanziamenti alle scuole private.

Il governo D’Alema bis con la legge 62/2000 sancisce l’entrata a pieno titolo nel sistema di istruzione nazionale delle scuole private, che pertanto devono essere trattate “alla pari” anche sul piano economico.
La legge prevede anche:

  • l’applicazione anche alle scuole paritarie del trattamento fiscale riservato agli enti senza fini di lucro;
  • l'istituzione di fatto dei buoni scuola statali (stanziamento di 300 miliardi di lire a decorrere dal 2001);
  • l'aumento di 60 miliardi di lire dello stanziamento per i contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate;
  • l'aumento di 280 miliardi di lire dello stanziamento per le spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato;
  • lo stanziamento di un fondo di 7 miliardi di lire per le scuole che accolgono disabili (per la scuole pubbliche l’accoglimento dei disabili è da sempre obbligatorio).

  • Il governo Berlusconi, ministro Letizia Moratti, con il DM 27/2005 apporta alla Legge 62/2000 le seguenti modifiche:

  • non si parla più di “concessione di contributi” ma di “partecipazione alle spese delle scuole secondarie paritarie”;
  • è abbassata la soglia di alunni per classe (da 10 a 8) per l’accesso ai contributi;
  • vengono innalzati i livelli massimi dei contributi (12.000 euro per una scuola media inferiore, 18.000 per una scuola media superiore);
  • sono più che raddoppiati i finanziamenti per i progetti formativi (da circa 6 milioni di euro ad oltre 13 milioni).