Pietro Ingrao


Ingrao nasce a Lenola, in provincia di Latina, il 30 marzo del 1915. Tra il '34 e il '35 frequenta a Roma il Centro sperimentale di cinematografia come allievo regista.
Negli anni prima della guerra si laurea in Giurisprudenza e Lettere e Filosofia all'Università di Roma, dove entra in contatto con altri studenti antifascisti e, tramite questi, con l'organizzazione clandestina del PCI.
Tra il '42 e il '45 entra in clandestinità e opera tra Milano e la Calabria.
Il 26 luglio 1943 organizza con Elio Vittorini, a Milano, il grande comizio di Porta Venezia.

Lavora all'edizione clandestina dell'Unità di Milano. Nel 1944 entra nel comitato clandestino della federazione romana del PCI. Nel '47 è nominato direttore dell'Unità, incarico che ricoprirà fino al '56. Nel '48 entra nel Comitato Centrale del PCI e viene eletto deputato per la prima volta: sarà rieletto per dieci legislature consecutive fin quando, nel '92, chiederà di non essere ricandidato.

Nel '56 entra nella Segreteria del PCI, dove resterà per dieci anni.

All'XI Congresso del PCI, nel 1966, rivendica il "diritto al dissenso". Nel 1968 è eletto presidente del gruppo parlamentare comunista della Camera dei Deputati. Nel '75 è nominato presidente del CRS (Centro di Studi e Iniziative per la Riforma dello Stato).
Il 5 luglio 1976 è eletto Presidente della Camera dei Deputati. Resterà in carica fino al '79.
Nell'88, al XIX Congresso del PCI, chiede di non essere rieletto nella Direzione nazionale. Vi rientrerà due anni dopo.
Nell'89 si oppone alla svolta di Achille Occhetto che trasformerà il PCI in PDS. Ma è contrario ad ogni ipotesi di scissione. Nel 1991 aderisce al PDS come leader dell'area dei Comunisti Democratici. Nel '93, in polemica con il PDS abbandona il partito.
Nel 1998 fonda con Rossana Rossanda, Luigi Pintor, Valentino Parlato, Fausto Bertinotti e Lucio Magri La rivista del Manifesto.
Nel 2005 aderisce al PRC, successivamente si riconoscerà nelle posizioni di SEL.

Il compagno Ingrao è morto a Roma il 27 settembre 2015.


Scritti politici

Masse e Potere, Ed. Riuniti, 1977
Crisi e terza via, Ed. Riuniti, 1979
Tradizione e progetto, De Donato, 1982
Interventi sul campo, CUEN, 1990
Le cose impossibili, autobiografia in collaborazione con Nicola Tranfaglia, Ed. Riuniti, 1990
Volevo la luna, Einaudi, 2006
La pratica del dubbio, Manni, 2007

Tra i libri che parlano di lui:

Pietro Ingrao
, a cura di Antonio Galdo, Sperling & Kupfer



Raccolte di poesia

Il dubbio dei vincitori, Mondadori, 1986
L'alta febbre del fare, Mondadori, 1994
Sul calar della sera, 2000