inizio rosso e giallo


Glenn Cooper


Nato a New York nel 1953, Cooper si è laureato prima in archeologia e poi in medicina, ha lavorato a lungo nel campo delle biotecnologie e si è occupato di cinema in veste sia di sceneggiatore che di produttore.

Si è dedicato piuttosto tardi alla scrittura, ma ha riscosso un meritato successo con libri in cui ha saputo raccogliere alcune suggestioni dilagate dopo Il nome della rosa e Il codice Da Vinci (l'ambientazione medievale o di epoca romana, il complotto, il tramandarsi di oscuri segreti) e dar loro una forma originale.
Ma Cooper va oltre e si spinge con convinzione ai confini (e oltre) della fantascienza e dell'horror, intrecciando con abilità i vari generi, addirittura riuscendo a rendere le parti storiche (non solo il medioevo ma anche l'età della pietra!) più affascinanti delle vicende contemporanee.
In ogni caso è proprio la felice alternanza di attualità e passato, fra realismo e soprannaturale, a rendere i suoi lavori decisamente diversi rispetto allo sterminato panorama del poliziesco e del fantastico.

  • La biblioteca dei morti (Library of the Dead, 2009), Nord, 2009
  • Il libro delle anime (Book of Souls, 2010), Nord, 2010
  • La mappa del destino (The Tenth Chamber, 2008), Nord, 2011
  • Il marchio del Diavolo (The Devil Will Come, 2011), Nord, 2012
  • Il tempo della verità (The Library Card, 2012), Nord, 2012 e-book
  • L'ultimo giorno (Near Death, 2012), Nord, 2012
  • Il calice della vita (The resurrection maker, 2013), Nord, 2013
  • Il segno della croce (The Quantum Priest, 2016), Nord, 2016
  • Il debito (The Debt, 2017), Nord, 2017
  • I figli di Dio (, 2017), Nord, 2018

     

    serie dei Dannati

  • Dannati (Down - Pinhole, 2014), Nord, 2014
  • La porta delle tenebre (Down - Portal, 2015), Nord, 2015
  • L'invasione delle tenebre (Down - Floodgate, 2015), Nord, 2015


il suo sito

Diego Manzetti

Intervista a Glenn Cooper

Signor Cooper, innanzitutto la ringrazio per aver accettato di rilasciare un'intervista per i nostri lettori.
I suoi romanzi, "La biblioteca dei morti" e "Il libro delle anime", hanno riscosso un grande successo di pubblico in Italia, e certamente in molti saranno lieti di conoscerla meglio.
Lei ha dichiarato che la sua vita professionale potrebbe suddividersi in tre atti.Ha iniziato la carriera accademica studiando archeologia al college, per poi ottenere una laurea in medicina ed esercitare la professione di medico.
Successivamente, ha intrapreso il lavoro di ricercatore, conseguendo il ruolo di amministratore delegato di un'importante società attiva nel settore delle bio-tecnologie. In contemporanea, ha sfruttato il tempo libero dei weekend per dedicarsi alla realizzazione di sceneggiature e frequentare un corso universitario in materia, riuscendo anche a fondare, insieme ad un amico, una casa di produzione cinematografica, la Lascaux Pictures, che ha prodotto e distribuito in oltre trenta nazioni il film "Long distance".
La passione per la scrittura, invece, ha dato corso all'ultimo dei tre atti della sua vita professionale, "ultimo" per il momento naturalmente. Mentre era intento a scrivere una nuova sceneggiatura, infatti, ha ben pensato di strutturarla sotto forma di romanzo, che ha poi proposto ad un certo numero di agenzie letterarie. Il resto lo conosciamo tutti!
La sua storia, quindi, non può certo definirsi noiosa... Ad oggi ha già realizzato il suo terzo romanzo, che verrà pubblicato in Italia prossimamente. Prima di farle qualche domanda sui suoi due primi libri, le andrebbe di parlarci della sua ultima opera? Sappiamo che è slegata dai primi due romanzi, seppur ne ricalchi il genere.

Credo sia un buon modo per descrivere "The Tenth Chamber" (ndr. il terzo romanzo in uscita di Glenn Cooper) - slegato dai miei primi due libri, seppur ne ricalchi il genere. Questo libro parla di un archeologo francese, Luc Simard, che scopre una nuova grotta con dipinti preistorici, anche più fantastica di Lascaux, ma questa grotta ha un segreto oscuro che l'ha protetta per secoli. La similitudine sta nel fatto di aver lavorato in tre periodi temporali diversi, i quali sono tutti connessi e correlati gli uni con gli altri: il presente, la Francia preistorica e la Francia medievale.

Veniamo ora ai suoi due primi romanzi. Quando ha finito discrivere "La biblioteca dei morti" aveva già in programma di realizzare un sequel?

In realtà, ho scritto "La biblioteca dei morti" senza pensare ad un seguito. È stata un'idea del mio agente quella di provare a vendere agli editori due libri. Così ho dovuto darmi da fare per farmi venire un'idea.

Con "Il libro delle anime" la storia giunge ad una conclusione. Ha comunque intenzione di mantenere in vita il suo personaggio, Will Piper, coinvolgendolo in altre avventure? D'altronde, la vita da pensionato sembra annoiarlo!

Fino a poco tempo fa non sapevo cosa avrei fatto con la storia e con Will Piper, recentemente poi ho avuto una buona idea per un terzo libro con Will Piper. Così, salvo che non cambi idea una volta iniziato a lavorarci, l'anno prossimo scriverò il romanzo finale della trilogia della Biblioteca.

La scelta del genere, pregno di riferimenti storici e parzialmente ambientato nel passato, è dovuto alla sua passione per l'archeologia, maturata nel corso dei suoi studi al college? Immagino che abbia sfruttato le conoscenze scientifiche acquisite in quell'occasione per lericerche necessarie a scrivere le sue opere.

Ho iniziato ad interessarmi alla storia ed all'archeologia quando ero al liceo e quindi ho deciso di iscrivermi alla facoltà di archeologia e nel frattempo sostenere il minimo numero di esami in scienze richiesto per l'accesso a medicina. Sostanzialmente, a differenza di molti giovani scrittori che sono all'inizio della loro esperienza di vita, io ho esperienze nel campo dell'archeologia, della medicina, della scienza e degli affari dalle quali attingere. Questo rende più semplice lo scrivere.

Ho letto sul suo sito che ha inviato il manoscritto del suo primo libro a ben sessanta agenzie. Quale è stato il riscontro? C'è voluto molto tempo prima di avere una risposta da Steve Kasdin dell'agenzia SandraSijkstra? Ci piacerebbe sapere di più della sua esperienza.

Trovare un agente letterario che ti rappresenti può spesso essere più complicato di trovare un editore. Questa è stata la mia esperienza. 65 agenzie hanno rifiutato "La biblioteca dei morti" principalmente sulla base della lettera di accompagnamento, 5-6 basandosi sulla lettura di tutto o parte del manoscritto. Solo un agente ha detto sì. Steve Kasdin (che non è più un agente - lavora per Amazon nella squadra di Kindle) che inizialmente mi ha richiesto 20 pagine, poi l'intero manoscritto ed una settimana dopo ho ricevuto la "chiamata", quel meraviglioso primo contatto nel quale ha espresso il suo interesse, nel caso in cui io fossi disponibile ad una riscrittura. Le sue idee erano incredibili ed un mese dopo aveva già rivisto il manoscritto. Il mese ancora successivo il libro partecipava a molto aste in giro per l'Europa per poi essere venduto come set di due libri con 30 traduzioni. Poco dopo, Steve ha lasciato per lavorare con Amazon ed ho dovuto cercare un altro agente. Simon Lipskar di Writers House mi ha preso a bordo e quella è la mia casa letteraria ora per i libri 3, 4, 5 ed oltre.

La ringrazio per la sua cortesia e mi auguro di poterla risentire presto!

grazie a: i-libri.com