inizio rosso e giallo


J. J. Marric


J. J. Marric (pseudonimo di John Creasey), inglese, è sicuramente fra gli autori più prolifici del '900: in quarant'anni di ben remunerata carriera ha scritto circa seicento romanzi (gialli e fantascienza), firmando - oltre che con il suo vero nome - come J. J. Marric le storie di George Gideon, come Gordon Ashe quelle di Patrick Dawlish, come Antony Morton quelle del Barone. Ma ha anche utilizzato i nomi di Richard Martin, Ken Ranger, W. K. Reilly, Tex Riley, Jeremy York, Norman Deane, Michael Halliday, Kyle Hunt, Peter Manton, Robert Caine Frazer, e chissà cos'altro ancora.
Creasey (1908 - 1973) scrisse il suo primo racconto a diciassette anni, ma poi dovette aspettare fino al 1931 perché un editore si decidesse a pubblicare un suo lavoro. Nel frattempo, pur avendo sperimentato una ventina di impieghi diversi, aveva continuato a scrivere collezionando - così dice la leggenda - ben 743 rifiuti! Da allora Creasey scrisse in media 15-20 romanzi l'anno; con un record nel 1946: 24 titoli.
Creasey ebbe anche un'intensa attività politica, prima nel Partito Liberale e poi come fondatore del movimento All Party Alliance, che aveva l'ingenuo obiettivo di portare al governo "gli uomini migliori" di ogni partito. È stato anche tra i fondatori dell'Associazione degli Scrittori di narrativa poliziesca.

"Naturalmente, come spesso accade agli scrittori troppo prolifici, la qualità dei suoi lavori è inversamente proporzionale alla quantità. Nonostante la sua vastissima produzione, i suoi libri circolano a lungo solo in Inghilterra. Alla fine degli anni Quaranta un tentativo di "invadere" gli Stati Uniti si concluse negativamente." (Franco Fossati - Roberto Di Vanni, Guida al "giallo", Gammalibri, 1980, pp. 105-106)
Creasey raggiunge una discreta notorietà internazionale dopo il 1955, con la comparsa di J. J. Marric e con lui la serie delle avventure di George Gideon, ispettore (promosso comandante qualche anno dopo) di Scotland Yard: poliziotto coscienzioso e umano, Gideon ha anche un'intensa vita familiare.
La novità non è però tanto nel personaggio quanto nella formula (ripresa poi da Ed McBain nella serie dell'87° Distretto e in Hill Street): in ogni romanzo, infatti, i lettori hanno l'impressione di gettare uno sguardo dietro le quinte di Scotland Yard, dove gli agenti sono costantemente impegnati a seguire vicende isolate o collegate tra loro.

I romanzi di John Creasey sono editi in Italia prevalentemente da Mondadori, ma, data l'enorme mole di lavori, numerose altre sono state le case editrici che lo hanno pubblicato: Romanzo mensile del Corriere, La Tribuna, Il mandarino, Paoline, Attualità, Tecnografica, Brighenti.
Sull'autore si veda la prefazione di Alberto Tedeschi al volume del Club degli Editori e l'intervista a cura di Gian Franco Orsi pubblicata sul Giallo Mondadori n. 1049. L'elenco completo (!) di tutti i suoi romanzi si trova in John Creasey, Master of Mystery, Harper & Rown, New York, 1972.

Sia cinema che televisione hanno ovviamente attinto all'enorme produzione di Marric, in particolare ai casi di Gideon: ricordiamo solo Gideon: 24 ore a Scotland Yard (Gideon of Scotland Yard, 1958), di John Ford, e la fortunata serie di telefilm interpretata da John Gregson e andata in onda tra la metà e la fine degli anni '60.