Comitato contro il Corridoio 5

v. anche il sito notav.it




l Comitato contro il Corridoio 5 esprime netta contrarietà al Disegno di Legge in materia urbanistica che dovrebbe essere discusso e votato dal Consiglio regionale.



Purtroppo esprimiamo le nostre osservazioni per la prima volta, in quanto (pare su pressione dell'Assessore Sonego) siamo stati esclusi dalle audizioni della IV Commissione, che ha sentito i pareri di associazioni, categorie ed enti locali sul DDLR urbanistico.



Siamo stati rappresentati, è vero, dal rappresentante dei Comuni, che dovrebbero essere gli Enti locali più vicini a noi cittadini. Invece, nel corso di queste audizioni, il sig. Pizzolitto, in qualità di presidente dell’ANCI del Friuli Venezia Giulia, ha espresso il parere favorevole al DDL 154 ed in particolare ha voluto sottolineare la piena condivisione per la costituzione della Società per Azioni STUR (Società di Trasformazione Urbana) e per le norme che vogliono facilitare la realizzazione del Corridoio 5. Riteniamo che queste sue dichiarazioni calpestino il parere contrario al Corridoio 5 espresso da tutti i Consigli Comunali della Provincia di Gorizia colpiti dalla grande opera, compreso quello di Monfalcone.



A questi dubbi se ne aggiungono almeno altri quattro:



1. la proposta di Legge subordina agli interessi economici le esigenze di tutela naturalistica del territorio. La crescita economica e lo sviluppo della competitività prevalgono sulla conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico (la conservazione del patrimonio naturalistico non è neanche citata tra le finalità strategiche del PTR);



2. il Titolo 2 del DDLR è interamente dedicato allo "scopo di preservare la possibilità di realizzare infrastrutture strategiche" e per "dotare la Regione di strumenti che ne facilitino la realizzazione". Questa è la vera finalità della proposta di Legge. Basti pensare che gli unici vincoli territoriali sono quelli previsti per favorire la realizzazione del Corridoio V e della strada Cervignano-Manzano. Considerato che questa proposta di legge prevede di sospendere l'edificabilità per 3 anni in tutti i territori interessati dalle opere del Corridoio 5, non si comprende di quale Corridoio e di quali territori si parli.
Si intende quel vecchio progetto preliminare che prevedeva un tracciato tra Ronchi e Trieste, socialmente e ambientalmente devastante, che è stato bocciato dal Ministero per i Beni Ambientali e Culturali e quindi è da considerare morto e sepolto? Oppure quella geniale variante che voleva moltiplicare le gallerie (sotto Ronchi, Soleschiano, Redipuglia da un lato, sotto i Colli della Rocca di Monfalcone e della Gradiscata dall’altro) aumentando i danni geologici e idrogeologici ed i materiali di scavo? Oppure si parla di un nuovo progetto a noi ancora sconosciuto, che deve appena iniziare l’iter approvativo?



3. per "dotare la Regione di strumenti che facilitino la realizzazione" delle grandi opere, la Regione è autorizzata a promuovere e costituire la Società di Trasformazione Urbana Regionale (STUR), Società per Azioni che servirà ad "attuare progetti di particolare rilievo", calpestando così la volontà delle comunità locali e cedendo ampie e non ben definite competenze in materia di pianificazione ad una società di capitali di tipo privatistico;



4. infine nessun impegno preciso viene preso per la tutela paesaggistica del territorio (cioè la salvaguardia delle coste, dei fiumi, dei laghi, della montagna, dei boschi, delle aree umide, ecc.), prevista da una Legge del 1985 alla quale la Regione Friuli Venezia Giulia non si è ancora adeguata. Non basta la previsione (in tempi assolutamente indeterminati) di un Piano con valenza paesaggistica, ma le tutele rimaste inattuate per 20 anni vanno poste immediatamente, come vincoli di salvaguardia in attesa (tra chissà quanti anni) di questo fantomatico Piano Territoriale Regionale.



Come cittadini impegnati nella difesa dell'ambiente, del territorio, della qualità e salubrità della vita, in occasione della votazione in Consiglio regionale del Disegno di Legge Regionale relativo al Piano territoriale regionale invitiamo TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI AD ESPRIMERE UN VOTO CONTRARIO.
Mancano pochi mesi alle elezioni e il nostro voto della prossima primavera dipenderà dal loro voto di domani.

Comitato Contro il Corridoio Cinque - Comitât Cuintra al Coridôr Sinc - Odbor Proti Petemu Koridoju