Nel 1950 nel mondo c’erano 86 città con una popolazione superiore al milione di abitanti, oggi sono quattrocento, nel 2015 diventeranno 550. Quante di queste saranno vere e proprie megalopoli? Oggi queste "supercittà" consumano circa il 75% di tutta l'energia prodotta sulla Terra: Londra, ad esempio, utilizza da sola tanta energia quanta ne consuma la Grecia.
![]() Da alcune città arrivano proposte tendenti a risparmiare energia e a diminuire gli effetti negativi di questo proliferare di sorgenti luminose ad alto consumo: Berlino ha deciso che il 75% delle nuove costruzioni dovrà includere pannelli solari. Toronto punta ad abbattere dell'80% il consumo di energia per il condizionamento: sarà la gelida acqua del lago Ontario (filtrata e trattata) che verrà convogliata in tubature che raggiungeranno le abitazioni e che agirà come una sorta di termosifone all'incontrario. Effetto collaterale sarà poi quello della fortissima riduzione di emissione di CO2. Città del Messico pensa di rottamare 80mila vecchi taxi e sostituirli con veicoli a bassa emissione. Chicago incentiva la costruzione di giardini pensili sui tetti: sembra una stravaganza, ma in questa città nella maggior parte degli edifici i tetti sono ricoperti di catrame (che garantisce una buona impermeabilizzazione), e quindi il colore scuro trattiene il calore, spingendo gli abitanti ad un maggior uso dei condizionatori; le piante, invece, rifletterebbero i raggi del sole, produrrebbero ombra e raffrederebbero l'aria mediante l'evaporazione e la traspirazione. Pechino vuole presentarsi alle Olimpiadi del 2008 politically correct: normative europee per i mezzi di trasporto, pannelli solari per il villaggio olimpico, tubazioni ad acqua calda per il riscaldamento. E in Italia? Fassino, ora che ha rivelato urbi et orbi di essere credente, pensa di chiedere a Dio padre onnipotente un po' di comprensione. Rutelli dice che ci vogliono soluzioni chiare e trasparenti, Mastellia ribadisce che il centro è sempre essenziale. Il concetto di "megalopoli" (elaborato negli anni '60
da uno studioso statunitense a proposito della regione urbana
che andava congiungendo Boston e New York) si è sviluppato
in modo
piuttosto controverso, quindi qui lo usiamo in un'accezione empirica:
gli agglomerati urbani che contano più di 25 milioni di
abitanti. Possiamo individuarne sei esemplari: il nord-est americano,
la zona dei "grandi laghi", in Giappone (qualcuno ipotizza
che tutto il paese diverrà un'unica megalopoli),
nell'Europa nord-occidentale, in Inghilterra e, in Cina, la zona
di Shangai. Vi sono inoltre quattro megalopoli in via di formazione:
in California, fra Rio de Janeiro e Sao Paulo, in India e infine
nell'Europa mediterranea, centrata sull'asse Genova - Torino -
Milano - Bologna, prolungata da un lato verso Marsiglia e Avignone
e dall'altro verso Pisa e Firenze. |