L'immagine è un po' grande, ma ne vale la pena, nevvero?

Non abbiamo notizie sulla genesi di questo manifesto, ma le cose possono essere andate più o meno così:
Il responsabile della Comunicazione dei DS (ieri Responsabile Stampa e Propaganda, domani Imagine Consultant) decide che occorre celebrare degnamente 60 anni di Feste de l'Unità e si rivolge ad una delle Agenzie più quotate sul mercato.
Il creativo (e qui non osiamo avventurarci troppo nel linguaggio degli addetti) si presenta con questa proposta, illustrandola con dovizia di slides (che in italiano corretto bisognerebbe chiamare slide), diapositive, insomma, se non fosse che il suo ultimissimo Mac non proietta immagini, ma solo slàids. Oh yeah.

Il diessino rampante sussulta, ma come contraddire quel guru dell'advertising? (Non sapete che vuol dire? Cazzi vostri)
Non gli resta che ciucciarsi trequartidora di sofisticata illustrazione della "campagna" e si guarda bene dal mandare a cagare quel bruto mentre ripete per l'ennesima volta che "in fondo la politica è un prodotto, un po' diverso dagli altri, certo, ma sempre un prodotto." Che sarebbe una giuliva invenzione, se non l'avessimo già sentita.
Del resto non è stato un altro guru ad insegnare a 'u bello guaglione come si comunica? Parole chiare, semplici, comprensibili a tutti. Peccato che non gli abbia detto che qualche volta bisogna cambiarle, quelle parole, e così da anni ci becchiamo Rutelli che dice sempre le stesse chiare e semplici frasi, le stesse, sia che parli di Fiat che di Mastella che di Pil (n'amico suo).
Vabbè.
Magari il giovanotto dei DS si fa convincere davvero: ma sì, basta con quello stile obsoleto, con le simbologie datate, con la gente; e, per carità, non nominate quelli che l'Unità l'hanno creata, per non parlare di quelli che per anni ogni domenica (e il 25 aprile, e il 1° maggio, e prima delle elezioni, e dopo le elezioni, e il 21 gennaio - non vi ricordate cosa è accaduto il 21 gennaio? Appunto - e...) si sono fatti un mazzo tanto per vendere il loro (illusi) giornale.
Fatto sta che il meeting si conclude con una coppa di prosecco nazionalpopolare, lo sciampagnino sarebbe cheap, una fattura di qualche decina di migliaia di euro e sul poster una stronza, senza nemmeno tette, che al massimo ti fa venir voglia di leggere il Riformista.

Titolari della DS card, ma vi rendete conto?

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