Francesca Archibugi

Francesca Archibugi (Roma, 1960) dal 1980 al 1983 dirige dei cortometraggi come "La piccola avventura" (1981) sui bambini handicappati e compare come attrice nel film "La caduta degli angeli ribelli" (1981) di Marco Tullio Giordana accanto ad Alida Valli. Gira il cortometraggio "Un sogno truffato" (1984) con la coppia Lualdi-Interlenghi e partecipa come attrice nel ruolo di una donna intellettuale e nevrotica nel film di Giuseppe Bertolucci "Segreti, segreti" (1986) con Alida Valli, Rossana Podestà, Lea Massari, Lina Sastri e Stefania Sandrelli.

Dopo aver sceneggiato "L'estate sta finendo" (1987) di Contini debutta dietro la macchina da presa con "Mignon è partita" (1988), dove tratteggia un ritratto amaro della famiglia e descrive le prime esperienze e delusioni sentimentali degli adolescenti. Al film vanno 5 David di Donatello.

Il secondo film è "Verso sera" (1990) con Marcello Mastroianni e Sandrinne Bonnaire: sono gli anni di piombo ed è veramente difficile il rapporto tra un padre (Mastroianni) professore comunista e il giovane figlio hippy (Giorgio Tirabassi) che crede di trovare in quella forma di omologazione culturale la sua vera identità. Il film vince il David di Donatello come miglior film. Con "Il grande cocomero" (1993) affronta il tema della neuropsichiatria infantile e di un difficile rapporto coniugale segnato dalla superficialità e dalla mancanza di valori; la coppia Sergio Castellito - Anna Galiena è perfetta e l'Archibugi diventa una delle registe italiane più apprezzate dell'ultimo decennio. Il film vince due David di Donatello, miglior film e migliore sceneggiatura.

Ritorna nel 1994 con "Con gli occhi chiusi" tratto da un romanzo di Federico Tozzi, in cui narra un complesso intreccio d'amore nella campagna senese dei primi anni del '900. Tra gli interpreti Laura Betti, Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto e Debora Caprioglio. Dopo "La strana storia della banda sonora" (1997), ne "L'albero delle pere" (1998) affronta il tema della droga e con esso la paura della morte, il senso di responsabilità per i più deboli.
Ritrae una spledida Ornella Muti in "Domani" (2001), sul terremoto in Umbria del 1997. Dopo la partecipazione a "Pasolini-le ragioni di un sogno" (2001) dirige Giovanna Mezzogiorno e Roberto Citran in "Lezioni di volo" (2005).