Rita Levi Montalcini

È nata a Torino nel nel 1909. Laureatasi in medicina nel 1936 , iniziò gli studi sul sistema nervoso che avrebbe proseguito per tutta la sua vita.

Nel 1938 fu costretta dalle leggi razziali fasciste ad emigrare in Belgio, dove continuò le sue ricerche in un laboratorio casalingo: i suoi primi studi sono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati.
Nel 1947 accettò l'invito a proseguire le sue ricerche al Dipartimento di Zoologia della Washington University, dove rimase fino al 1977.
Nel 1951-1952 scoprì il fattore di crescita nervoso noto come NGF, che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per circa trent'anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 è stata insignita del Premio Nobel per la medicina: nella motivazione del Premio si legge: "La scoperta del NGF all'inizio degli anni Cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo".

Dal 1961 al 1969 ha diretto il Centro di Ricerche di Neurobiologia del CNR in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il Laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi lasciato l'incarico "per raggiunti limiti d'età" continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di Neurobiologia del CNR con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del NGF, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un'attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.
Dal 1993 al 1998 ha presieduto l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. È membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia Pontificia, l'Accademia delle Scienze, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society.

È stata nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nell'agosto del 2001. Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti: fra l'altro tre lauree ad honorem delle Università di Uppsala (Svezia), Weizmann-Rehovot (Israele) e St. Mary (Usa). Ha vinto inoltre il Premio internazionale Saint Vincent, il Feltrinelli, e il premio "Alfred Lasker" per la ricerca medica.

È da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società.

Nel 1992 ha istituito la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a studentesse africane a livello universitario, con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.