Lilian Hellmann

Lilian Hellmann (1905-1984) nacque a New Orleans, nel profondo sud, nel tipico ambiente rurale nordamericano, conservatore e razzista.
Uno dei suoi primi lavori teatrali, L'ora dei bambini, ebbe un considerevole successo a Broadway ed Hellmann entrò a pieno titolo nei circoli intellettuali più avanzati.
Istintivamente ostile al razzismo ed ad ogni forma di discriminazione, nel 1936 scrisse una commedia, La calunnia, centrata sul tabù dell'omosessualità femminile, da cui William Wyler girò un film, modificandone, però, il tema centrale a causa della severissima censura Usa per cui era proibito anche solo accennare vagamente a tematiche gay nei film. (Ma La calunnia doveva aver colpito particolarmente Wyler perché nel 1961, ormai cadute le vecchie norme di censura, fece un remake del film: Quelle due, con Audrey Hepburn e Shirley Mc Laine.

Nel 1931 si legò a Dashiell Hammett (un legame che durerà fino alla morte di lui, nel '61) ed entrambi alternavano il lavoro letterario all'impegno politico, collocandosi decisamente a sinistra e addirittura militando nel PCUSA: ne Il tempo dei furfanti raccontò il processo che dovette subire perché sospettata di essere iscritta al Partito Comunista negli anni del maccartismo.
Malgrado l'ostracismo a cui furono sottoposti gli intellettuali, e in particolare gli scrittori, Hellmann riuscì a far rappresentare numerosi lavori teatrali e collaborò alla sceneggiatura di vari film, tra cui La caccia, di Arthur Penn, con M. Brando, J. Fonda e R. Redford.

Nel romanzo autobiografico Pentimento vi è anche il racconto Julia, da cui Fred Zinnemann trasse nel 1978 il film omonimo interpretato da Jane Fonda, nel ruolo di Lilian Hellmann, e da Vanessa Redgrave, in quello di Julia, una coraggiosa antifascista (interpretazione che le valse l'Oscar): uno dei film sull'amicizia (in generale, ma con speciael attenzione al versante femminile) più belli della storia del cinema.