Il Protocollo di Kyoto

 

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Il Protocollo di Kyoto è un accordo internazionale sull'ambiente ed è stato negoziato nella città giapponese nel dicembre 1997 da oltre 160 paesi durante la Conferenza COP3 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) ed il riscaldamento globale.

L'accordo prevede, per i paesi industrializzati, una riduzione delle emissioni inquinanti (biossido di carbonio e altri cinque gas serra) del 5,2% rispetto a quelle del 1990, nell'arco temporale 2008-2012. È anche previsto lo scambio (acquisto e vendita) di quote di emissione di questi gas.

Per entrare in vigore occorre la ratifica di almeno 55 nazioni, producenti almeno il 55% delle emissioni di gas serra (condizione raggiunta ad ottobre 2004 con la ratifica da parte della Russia).

Kyoto impegna l'Italia a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 6,5% rispetto al valore del 1990, definito come anno base di riferimento.
Nel 2003 l'Italia ha emesso circa 569 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, MtCO2eq. (tutti i gas ad effetto serra sono convertiti in termini di potenziale di riscaldamento globale della CO2: 1 Kg di metano, ad esempio, equivale a 21 Kg di CO2): si tratta di 60 milioni in più rispetto il 1990 (erano circa 508), quando l'obiettivo di riduzione, secondo il Protocollo di Kyoto, è quello di riportarle a circa 475 Mt entro il 2012.
In altre parole siamo al di fuori dell'obiettivo del Protocollo per circa 90 MtCO2eq., con un aumento , nel 2003, dell'12 % delle emissioni rispetto al 1990. Se si continua così con un incremento medio annuo dell'1,4% dal 1997 al 2003, arriveremmo nel 2010 a un aumento (!) delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, collocandoci tra i peggiori Paesi in Europa.
Un recente rapporto dell'ISSI - "Il Protocollo di Kyoto in Italia" - analizza le politiche e le misure elaborate in Italia dalla firma del Protocollo di Kyoto a oggi. Il nostro Paese non ha fatto uno sforzo adeguato per raggiungere gli obiettivi di Kyoto; ma se nella precedente legislatura alcuni impegni per politiche e misure erano stati assunti, il governo Berlusconi ha scommesso sul fallimento del Protocollo e non ha avviato nessuna seria politica per completare il quadro di politiche e misure. Semmai ha dato

Paesi aderenti
A seguito della Conferenza di Marrakech (novembre 2001), la settima sessione della Conferenza delle Parti, 40 Paesi hanno ratificato il Protocollo di Kyoto.
Al novembre 2003 i paesi aderenti erano saliti a 120.
Ad ottobre 2004 anche la Russia, responsabile del 17,4% delle emissioni, ha ratificato l'accordo, facendo raggiungere il quorum per rendere il protocollo legalmente vincolante.

Nell'agosto del 2005 153 paesi avevano ratificato l'accordo, con le notevoli eccezioni di USA e Australia.

Sono esclusi dal negoziato i paesi in via di sviluppo, per evitare di ostacolare la loro crescita economica.

Paesi che hanno aderito al trattato

Paesi non aderenti
Tra i paesi non aderenti figurano gli Stati Uniti, responsabili del 36,1% del totale delle emissioni (annuncio fatto nel marzo 2001). In realtà il presidente Clinton firmò il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato e George W. Bush ha annullato la firma; si noti che la validità di questo comportamento è discussa. Anche l'Australia ha annunciato che non intende aderire l'accordo, per non danneggiare il proprio sistema industriale. Non hanno aderito neanche Croazia, Kazakistan e Monaco.