
Angela
Yvonne Davis è nata in Alabama nel 1944 in una città
fortemente condizionata dai pregiudizi razziali.
Si trasferisce
presto a New York, nel Greenwich Village, il quartiere progressista
della città, e alle scuole superiori decide di dare al
proprio istintivo senso di ribellione alle ingiustizie sociali
e alle discriminazioni un solido impianto teorico: studia intensamente
il marxismo (avrà come maestro Marcuse) e si iscrive al Partito
Comunista.
Prosegue gli studi in Francia e in Germania (dove fu allieva di di Adorno)
e torna negli Stati Uniti per partecipare più direttamente al movimento di protesta
contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili.
Alla fine
degli anni '60 Davis è
uno dei leader del movimento: diventa
nota in tutti gli Stati Uniti, e nel resto del mondo, per la
sua dura detenzione in carcere, causata da una serie di accuse
infondate imbastite dall'FBI. Proprio dal carcere la Davis
scriverà alcune
delle pagine più
famose della contestazione americana tanto da meritare due
canzoni in suo onore: "Angela" di John Lennon
e Yoko Ono, e "Sweet Black Angel" dei Rolling
Stones.
Scagionata
- anche grazie alla campagna internazionale per la sua liberazione
- dalle accuse che l'avevano tenuta in cella, ricomincia
il suo percorso di militanza, concentrando i suoi sforzi
sul problema delle carceri, delle origini sociali e razziali
della detenzione di milioni di afroamericani nei
penitenziari statunitensi.
Attualmente
Davis insegna Storia della Coscienza nell'Università
della California, dove dirige anche il Women Institute. Non
è più iscritta al Partito Comunista ma continua
a sostenere gli ideali di sempre, a cominciare
da quel senso critico che l'ha portata a scontrarsi anche contro
la degenerazione del movimento afroamericano verso il fondamentalismo
islamico: il riferimento è alla Nazione Islamica di
Louis Farrakhan, movimento islamista e maschilista, che ha
riempito il vuoto lasciato dal drastico ridimensionamento delle
laiche e progressiste Black
Panthers.
Qui riproduciamo alcune parti del suo libro
pubblicato nel 1970 dagli Editori Riuniti, Il ventre
del mostro:
Bibliografia:
- If They Come in the Morning: Voices of Resistance (1971)
- The Opening Defense Statement Made (1972)
- Angela Davis: An Autobiography (1974)
- Women, Race and Class (1981)
- Violence Against Women and the Ongoing Challenge
to Racism (1985)
- Women, Culture and Politics (1989)
- Blues Legacies and Black Feminism: Gertrude "Ma" Rainey,
Bessie Smith, and Billie Holiday (1999)
- The Angela Y. Davis Reader (1999)
- Are Prisons Obsolete? (2003)
- Nel ventre del mostro, Ed. Riuniti, 1970
- La rivolta nera, Ed. Riuniti, 1972
- Autobiografia di una rivoluzionaria, Garzanti, 1975; Minimum Fax, 2007
- Bianche e nere, Ed. Riuniti, 1985
- Aboliamo le prigioni? Contro il carcere, la discriminazione, la violenza del capitale, Minimum Fax, 2009
- Ho fatto un sogno, cambiare il mondo : la rivolta delle pantere nere, PGreco, 2017
- La libertà è una lotta costante, Ponte alle Grazie, 2018
Angela
(J. Lennon)
Sister, there's a wind that never dies
Sister, we're breathing together
Sister, our love and hopes forever keep
on moving oh so slowly in the world
They gave you sunshine
They gave you sea
They gave you everything but the jailhouse key
They gave you coffee
They gave you tea
They gave you everything but equality
Angela, can you hear the earth is
turning?
Angela, the world watches you
Angela, you soon will be returning
to your sisters and brothers in the world
Sister, you're still a people teacher
Sister, your word reaches far
Sister, there's a million different races
but we all share the same future in the world
They gave you sunshine
They gave you sea
They gave you everything but the jailhouse key
They gave you coffee
They gave you tea
They gave you everything but equality
Angela, they put you in prison
Angela, they shot down your man
Angela, you're one of the millions
of political prisoners in the world
Sweet Black Angel
(Rolling Stones)
Got a sweet black angel, Got a pin up girl,
Got a sweet black angel, Up upon my wall.
Well, she ain't no singer And she ain't no star,
But she sure talk good, And she move so fast.
But the gal in danger, Yeah, de gal in chains,
But she keep on pushin', Would ya take her place?
She countin' up de minutes, She countin' up de days,
She's a sweet black angel, woh, Not a sweet black slave.
Ten little niggers Sittin' on de wall,
Her brothers been a fallin', Fallin' one by one.
For a judges murder In a judges court,
Now de judge he gonna judge her For all dat he's worth.
Well de gal in danger, De gal in chains,
But she keep on pushin' Would you do the same?
She countin' up de minutes, She countin' up de days,
She's a sweet black angel, Not a gun toting teacher,
Not a Red lovin' school mom, Ain't someone gonna free her,
Free de sweet black slave, Free de sweet black slave.

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