Alberto Burgos

Parlamento UE equipara comunismo e fascismo

Il 19 settembre 2019 il Parlamento europeo approva una risoluzione in cui si equiparano comunismo e fascismo.

Il lungo documento dal titolo "Importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa" parte dal giusto presupposto che è indispensabile non dimenticare i drammatici avvenimenti che hanno percorso l'Europa nel XX secolo, ma poi, con una ignobile disinvoltura tutta ideologica, pari solo all'ignoranza storiografica di estensori e votanti, punta al vero bersaglio: equiparare comunismo e fascismo.

A questo gioco ripugnante si prestano anche - con solo poche eccezioni - i parlamentari del PD e gran parte del gruppo dei Socialisti europei.
Dei veri mascalzoni.
Perchè i casi sono due: o sono degli ignoranti, indegni di far parte del Parlamento dell'Europa, oppure su certe questioni (e sulle altre?...) si dimostrano del tutto subalterni alle forze conservatrici e reazionarie.

Il documento ricorda che "la Seconda guerra mondiale è iniziata come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop, e dei suoi protocolli segreti", come se le democrazie europee - Regno Unito e Francia in primis - fossero state semplici e ignari spettatori, e non dirette responsabili dell'ascesa di Hitler: già dal 1918, imponendo alla Germania, col Trattato di Versailles, condizioni assurdamente vessatorie, che non potevano non innescare un potente meccanismo di rivalsa; poi durante la guerra civile spagnola, in cui si lasciò che il fascismo europeo stroncasse una democrazia e facesse le prove generali di un conflitto più vasto; fino alla Conferenza di Monaco (sett. 1938), in cui sostanzialmente si dà via libera alla politica espansionistica del Reich.

E prosegue ricordando che "i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell'umanità, e si rammenta l'orrendo crimine dell'Olocausto perpetrato dal regime nazista".
Anche qui ignoranza e malafede si combinano ignobilmente: il grande terrore di Stalin fu assolutamente esecrabile, ma il fondamento sociale e politico del bolscevismo non aveva nulla a che vedere con il disegno suprematista e razzista di Hitler.

E altri vari passaggi analoghi falsificano in modo tutto ideologico la realtà dei fatti.
A rincarare la dose dice la sua anche il Presidente del Parlamento, il pd David Sassoli, rammentando l'invasione della Cecoslovacchia, nel 1968: certo, così come nel 1956 in Ungheria, non si possono mandare i carri armati contro gli operai, ma cosa ne sarebbe stato dell'Europa senza l'Armata Rossa di Stalingrado e Leningrado? (E naturalmente non dimenticando la battaglia d'Inghilterra o le Midway)

Che dire?

E allora vediamo cosa ne pensa Alessandro Barbero :

P. S. Una significativa appendice: il 9 febbraio 2021 il Consiglio comunale di Genova (medaglia d'oro della Resistenza) ha approvato l'istituzione di un'anagrafe antifascista e anicomunista, di fatto ricalcando le motivazioni espresse a suo tempo dal Parlamento UE: i consiglieri del PD si sono astenuti (!), salvo poi cercare di salvare la faccia dichiarando che si è trattato di un errore. Insomma, prima imbecilli e poi ipocriti.