inizio rosso e giallo


Michael Innes


"II gusto anglosassone per antonomasia è condensato nella produzione giallistica di Michael Innes." (R. Di Vanni - F. Fossati, Guida al 'giallo', Gammalibri, 1980)
John Innes Mackintosh Stewart (1906 - 1994) non era un giallista di professione: studioso di lettere (contribuì alla compilazione della Oxford History of English Literature, fu biografo di Kipling e Conrad), docente universitario, si avvicinò al poliziesco sia come esperto di letteratura sia per hobby, andando ad arricchire la folta schiera di intellettuali "colti" che si dilettavano, appunto, a fare gli scrittori dilettanti.

Michel Innes è in realtà lo pseudonimo che ha usato per molti gialli, perché le principali opere di critica, oltre a numerosi romanzi, portano il suo vero nome: John Innes Mackintosh Stewart.

Nella Guida al giallo così viene definito il suo approccio:

" Un elegante dilettantismo contraddistingue il suo approccio, nonché la personalità stessa del detective da lui creato nel 1936 con il suo primo romanzo, e cioè John Appleby. Death at the President's Lodging, il romanzo d'esordio, è da considerare fra le più riuscite opere prime mai pubblicate e in esso sono esaltate tutte le qualità dello scrittore, oltre alla sua impronta britannica, che verrà peraltro poi annacquandosi negli ultimi romanzi (una trentina fino a oggi). Derivata in parte dai connotati dello stesso scrittore, la fisionomia di Appleby è inappuntabile: presentato come uomo coltissimo, di grande sensibilità, come detective è intuitivo, perseverante e acuto anche se la sua brillantezza non è mai straripante (cioè alla Gideon Fell, per intenderci). Presumibilmente influenzato da Carr negli elementi decorativi delle storie e nella resa dello "humour", di cui Appleby non è però artefice, Innes può essere accomunato a Edmund Crispin, un altro scrittore considerato discendente del creatore del dottor Fell."


Pur non essendo dei capolavori del genere, i suoi romanzi mantengono un livello letterario più che dignitoso, sia come originalità degli enigmi che come sviluppo complessivo delle trame.

Fra le sue opere più riuscite Hamlet, Revenge! (1937), Lament for a Maker (1938), The Daffodil Affair (1942), Appleby's end (1945).



Poche le traduzioni in italiano:


  • Morte nello studio del rettore (Death At the President's Lodging, 1936), Polillo, 2008
  • Per quarantott'ore silenzio (Silence Observed, 1961), Edizioni Paoline, 1972
  • La moglie immortale (The new Sonia Wayward, 1964), Feltrinelli, 1966
  • Delitto ad Elvedon Court (Appleby's Other Story, 1974), Rizzoli, 1975
  • Meglio erede che morto (The Gay Phoenix, 1976), Mondadori, 1972, 2012
Alcuni racconti si trovano in varie antologie Mondadori (Autunno giallo '75, Primavera Gialla '77, Delitti quasi perfetti 1978, Il binario dei delitti - Inverno giallo '98, Estate gialla '85)


Nel 1978 il regista Norman Tokar ha tratto da un romanzo di Innes il film Christmas at Candleshoe (Una ragazza, un maggiordomo e una lady), con David Niven e Jodie Foster: una superficiale commediola disneyana.