T. Agnelli - U. Bartocci - A. Rosellini

Nascita, morte e resurrezione del libro giallo in Italia


CAPITOLO II

QUANDO ANCORA NON SI CHIAMAVANO GIALLI: I PRECURSORI DI MONDADORI

Abbiamo iniziato la catalogazione dei gialli pubblicati in Italia nel periodo anteguerra a partire dalla produzione della casa editrice di Arnoldo Mondadori, anche se questi non fu per la verità il primo editore italiano a occuparsi del genere, sia pure sotto il solo profilo delle “collane”. Il giusto rilievo che abbiamo riconosciuto a questo editore trova la sua motivazione nella circostanza che egli ebbe l’indubbio merito di fare uscire questo genere letterario dal settore ristretto in cui forse sarebbe rimasto altrimenti confinato: ovvero, letteratura di evasione e di consumo sì, ma almeno di buona qualità. Esaminiamo brevemente in questo secondo capitolo i suoi precursori, segnalando che uno studio completo di questo periodo, oltre che irto di difficoltà a causa dell’estrema rarità dei relativi “pezzi”, dovrebbe sorprendentemente assumere ben altre dimensioni e profondità. Rinviamo in ogni caso il lettore interessato a qualche ulteriore informazione al già citato FD, una cui parte assai interessante è proprio dedicata a quello che può dirsi il “giallo d’epoca”.

Il romanzo giallo - che va opportunamente distinto in quanto “opera di fantasia” dalle cronache di tipo giudiziario-criminale che rispondevano, alla fine dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, allo stesso tipo di attrazione morbosa dei lettori verso quanto sa di brivido e di criminale - appare in Italia fino dai primissimi anni del nostro secolo, con un certo ritardo quindi rispetto a ciò che era accaduto in altri paesi europei, valga per tutti l’esempio di quelli anglofoni. Ricordiamo che la data tradizionalmente indicata come inizio per il tipo di letteratura di cui ci stiamo occupando è il 1841, anno in cui sul Graham’s Magazine di Filadelfia comparve il celebre racconto di Edgar Allan Poe: “I delitti della Via Morgue”.
Però, nonostante un avvio così brillante e precoce già nella prima metà del XIX secolo, bisogna attendere il 1887 per avere la prima storia di Arthur Conan Doyle incentrata sul personaggio di Sherlock Holmes, nell’ormai celebre “Uno studio in rosso”. È con questa indimenticabile figura di investigatore, e del suo inseparabile compagno di avventure, il dottor Watson, che viene sviluppata, e mai più abbandonata, la tradizione logico-investigativa che fu già dell’investigatore creato da Poe, Monsieur Dupin, la quale rimase come uno dei tratti salienti più comuni delle storie a tinte gialle, anche se ovviamente non l’unico. Infatti, non sono infrequenti neppure i casi di racconti di grande successo nei quali il ruolo dell’investigazione e dello scioglimento dell’enigma è secondario rispetto al vorticoso e coinvolgente succedersi di eventi comunque misteriosi. Valga per tutti il riferimento a uno scrittore considerato un maestro del genere, il grande Edgar Wallace, del quale si è diffusamente trattato nel capitolo precedente.
Dal 1840 al 1880 al genere giallo dedicano loro opere Wilkie Collins in Inghilterra, ed Emile Gaboriau in Francia, mentre in Italia bisogna aspettare il 1863 per avere una prima edizione delle “Storie incredibili” di Poe (G. Daelli e C. Editori, Milano - vedi FD, p. 88), e siamo intorno al 1870 quando i romanzi di Gaboriau vengono presentati per la prima volta a puntate al nostro pubblico. Inoltre, risale soltanto al 1895 la prima apparizione italiana di “Le avventure di Sherlock Holmes” (Ed. Verri, Milano).

Il giallo in questo periodo è destinato piuttosto a comparire come romanzo di appendice a puntate in testate di grande diffusione, come per esempio “La Domenica del Corriere” (la cui pubblicazione datava dal 1899). Un fenomeno a parte, ma in qualche misura analogo, è costituito dalla fortuna che incontra la pubblicazione di dispense popolari illustrate, che presentavano ad esempio le avventure di personaggi quali Nick Carter, Petrosino, Nat Pinkerton, Lord Lister (Raffles), etc. 1.
Altri “eroi” che furono presentati relativamente presto in Italia, dopo il grande successo che avevano raccolto all’estero, furono quelli di Arsenio Lupin, le cui avventure furono proposte dall’Editore Sonzogno negli anni ’20 (ma dopo che questo personaggio era già stato presentato nella collezione “Il Romanzo Mensile”, di cui presto parleremo), e di Fantomas, le cui storie furono pubblicate ancora prima del 1920, dall’Editore Salani di Firenze. Per comprendere appieno la relativa sollecitudine di tali prodotti editoriali, occorre ricordare che le imprese di Fantomas vennero scritte da Pierre Souvestre e Marcel Allain a partire dal 1911, mentre quelle di Lupin, create da un altro francese, Maurice Leblanc, risalgono al 1906. Tale circostanza conferma la tesi che il genere giallo nei primi tempi era ancora scarsamente indipendente, e incapace di prendere il volo senza legarsi a una figura ricorrente di eroe, positivo o negativo che fosse, capace di colpire la fantasia del pubblico, a prescindere dalla specifica qualità della storia raccontata.

Dopo questa premessa di carattere generale, iniziamo la nostra rassegna citando la prima collana di narrativa popolare edita in Italia, che presentò frequentemente tra le sue uscite anche dei romanzi gialli, e la cui data di inizio può allora essere proposta come primo estremo del periodo da noi preso in considerazione. Oltre a questa sua caratteristica di precursore assoluto, la serie in oggetto merita di essere ricordata per la regolarità e la durata, la grande diffusione e l’ottimo livello delle storie presentate. Dal punto di vista del nostro studio, ebbe inoltre il merito di pubblicare per la prima volta in una collezione sistematica le avventure di Sherlock Holmes, che erano state oggetto di attenzione anche da parte di diversi altri editori in singoli volumi fuori collana.
Si sta parlando de IL ROMANZO MENSILE, delle Edizioni “Corriere della Sera”, Milano, che uscì ininterrottamente dal 1903 al 1945, per riprendere poi le pubblicazioni per qualche anno, ma con diversa denominazione, anche nel dopoguerra (vedi il successivo capitolo V). Si trattava in qualche caso della versione completa di romanzi che erano stati precedentemente proposti a puntate su “La Domenica del Corriere”. I volumi della collana erano di formato G, quello stesso che sarà poi tipico dei “Gialli Economici Mondadori”; DP bianco, copertina illustrata da un disegno a colori di grande impatto visivo (salvo i numeri dei primi 4/5 anni, che non avevano disegno alcuno, ma una semplice copertina di colore grigio uniforme, ed erano senza dorso). La periodicità era rigorosamente mensile, ma numerose furono le ristampe. Il testo, che viene impostato su due colonne parallele, è inframmezzato da parecchie illustrazioni, che ne rendono più attraente la veste editoriale. In questa serie furono presentati al pubblico italiano, in molti casi per la prima volta, diversi autori importanti, tra i quali val la pena di ricordare, oltre al già menzionato Arthur Conan Doyle: Maurice Leblanc, Anna Katharine Green, Gaston Leroux, Sax Rohmer, Stanislas André Steeman, Earl Derr Biggers (il creatore del detective Charlie Chan), Dashiell Hammett, Anthony Morton (uno dei tanti pseudonimi del prolifico John Creasey), Carter Dickson (nom de plume del grande John Dickson Carr), etc.. Una menzione speciale va fatta per i romanzi scritti da Georges Sim, pseudonimo dietro il quale si cela il celebre Georges Simenon.
Diamo a titolo di esempio le uscite dei primi 10 anni de “Il Romanzo Mensile”, anche per mostrare quali testi venivano così proposti in una veste assolutamente economica a un grande numero di lettori, nonché come si alternava il genere giallo ad altri generi (e si osservi che in questa collana apparvero anche, sia pure sporadicamente, dei veri e propri romanzi di fantascienza).
Elenchiamo pure di seguito, in modo certamente incompleto, alcuni altri romanzi gialli (o “contigui” al settore) apparsi nella collana in oggetto. In qualche caso, nella lista sono compresi anche romanzi che certamente non sono gialli, ma i cui autori occupano un posto di rilievo nella storia del genere, e quindi sono comunque di nostro interesse.

IL ROMANZO MENSILE

Naturalmente, il successo di questa serie attirò anche l’attenzione di diversi diretti “concorrenti”, sia per tematiche trattate che per impostazione grafica, tra i quali ricordiamo soprattutto IL ROMANZIERE ILLUSTRATO DELLA TRIBUNA (1909-1911), edito da La Tribuna, Roma2. La periodicità di questa seconda collana era quindicinale, e la copertina (ma anche l’interno) illustrata da artisti valenti, quali Luigi Dal Monte, Giovanni Martoglio, Umberto Prencipe, Ottaviano Caroselli, etc.. Segnaliamo soltanto i pochi titoli di romanzi gialli o affini che conosciamo apparsi in questa collana:

1909

2 - F. Hume, Il mistero di un Cab
8 - P. d’Ivoi, La spia X 323

1910

1 - A.K. Green, Il diamante rubato
2 - W. Collins, La morta che vive
? - J. Lermina, La vittima
? - Y. Bernard Derosne, Mehalah
? - J.L. Iron, La basilica insanguinata
22 - M. Cavalieri, Il mio delitto

1911

26 - G. Gray3, La pista
30 - A. Dumas f., Come uccisi...

Analoga a questa collezione, e risalente allo stesso periodo (i primi esemplari che possediamo sono senza data, ma questa si può parzialmente desumere dal’indicazione del prezzo, che è di 15 centesimi), è quella de IL ROMANZIERE POPOLARE, della Società Editoriale Milanese, anch’esso presentato in fascicoli di grande formato tabloid, del tipo di quello che sarà “Il Cerchio Verde” (vedi capitolo precedente), che si poteva però agevolmente piegare in due. Segnaliamo, tra i relativi titoli: Mrs Lovett Cameron, Per un’eredità; A.C. Doyle, I naufraghi. Troviamo sorprendentemente la stessa collana ancora attiva diversi anni più tardi (dopo un’interruzione dovuta agli eventi bellici?!): P. de Garros, Il dirigibile fantasma (1924); P. de Garros, Il sogno di Paolo (1928 - adesso la serie era proposta come un supplemento al giornale “Il Capriccio”); Rocco De Zerbi, L’avvelenatrice (1928); P. Mael, Il segreto della zia (1928).

Un ulteriore esempio di questo genere di pubblicazioni è dato da L’ILLUSTRAZIONE POPOLARE, della Casa Editrice Fratelli Treves, Milano, che però assomigliava di più a una vera e propria rivista, come per esempio “La Domenica del Corriere”. Qualche titolo di racconti, comparsi anche a puntate: 1911 - Miss E. Braddon, Ciò che manca; 1912 - M. Lionnet, L’errore del tenente; F. Marryat, Perché quel delitto?; 1913 - A.C. Doyle, Quale terribile vendetta!; F. Marryat, La vendicatrice.

Come abbiamo detto, in questa prima fase la letteratura gialla sembra prestare maggiore attenzione ad avventure incentrate su singoli personaggi, tra le quali in modo particolare quelle di Sherlock Holmes, che la Casa Editrice Salani, Firenze, inserisce già prima del 1910 nella sua “Biblioteca Salani Illustrata” (che era attiva sin dal 1901, e durò fino al 1917)4. Assieme ad esse, compaiono per esempio anche quelle di Raffles, figura di ladro gentiluomo come Arsenio Lupin, creata da E.W. Hornung nel 1899. Lo stesso editore va ricordato in questo capitolo per la presentazione di tutti gli episodi della serie dedicata all’eroe “negativo” Fantomas, creato dai francesi Pierre Souvestre e Marcel Allain. Questa collana viene indicata a volte come COLLEZIONE FANTOMAS, anche se in realtà i volumi facevano parte della già citata “Biblioteca Salani Illustrata”, visto che ne recano il numero progressivo di serie sulla costa. Elenchiamo qui di seguito le 32 uscite della collezione, anch’esse successivamente più volte ristampate da altri editori, Mondadori per ultimo.

1 - Fantomas
2 - Juve contro Fantomas
3 - Il morto che uccide
4 - L’agente segreto
5 - Un re prigioniero di Fantomas
6 - Il poliziotto apache
7 - L’appiccato di Londra
8 - La figlia di Fantomas
9 - Il fiacchere di notte
10 - La mano troncata
11 - L’arresto di Fantomas
12 - Il magistrato ladro
13 - La livrea del delitto
14 - La morte di Juve
15 - L’evasa da San Lazzaro
16 - La sparizione di Fandor
17 - Il matrimonio di Fantomas
18 - L’assassino di Lady Beltham
19 - La vespa rossa
20 - Le scarpe del morto
21 - Il treno perduto
22 - Gli amori di un principe
23 - I fiori della morte
24 - Il fantino mascherato
25 - La bara vuota
26 - La caccia al trono
27 - Il cadavere gigante
28 - Il mistero della zecca
29 - Il tesoro di Fantomas
30 - L’albergo dei delitti
31 - La cravatta di canapa
32 - La fine di Fantomas.

Questi volumi, ancora oggi molto ricercati, avevano una veste editoriale molto attraente, con la copertina di carta patinata illustrata da un disegno a colori, DA bianco. Il primo volume della serie è riferibile all’anno 1912, secondo FD, e questa sarebbe un’ulteriore riprova della rapidità con cui l’editoria italiana fu in grado di proporre al grande pubblico storie che avevano già ottenuto un notevole successo all’estero. In effetti, la serie di Fantomas fu pubblicata la prima volta in Francia tra il 1911 e il 1913, per cui la tempestività di Salani appare addirittura esagerata (va detto che chi scrive è in possesso di una copia che appare identica in tutto e per tutto a questa prima edizione, fatta eccezione per la data, che è il 1915).
L’editore Salani in quegli anni, intorno al 1909, pubblicò anche le avventure di Giuseppe Rouletabille, personaggio creato dalla fantasia di Gaston Leroux: Il mistero della camera gialla; Il profumo della signora vestita di nero; Le avventure straordinarie di Giuseppe Rouletabille, Reporter 5.

Firenze appare essere in questo periodo un centro fervente di editoria “popolare”. In quegli stessi anni troviamo infatti attiva una collana denominata IL ROMANZO (inizialmente, 1911, un supplemento di “Letteratura Amena” a “Le Cronache Letterarie”), che usciva sotto forma di fascicoli settimanali per opera dell’Editore Antonio Quattrini (del quale avremo modo di riparlare presto). Alcuni titoli apparsi in questa collezione: 1911 - A.C. Doyle, Sherlock Holmes; A.C. Doyle, Le prime imprese di Sherlock Holmes; P. Mael, La torpediniera; A. Ponson du Terrail, I misteri del castello di Panesterre; A. Ponson du Terrail, La zingara avvelenatrice; 1913 - Marlitt [sic], Il segreto della defunta. Con il N. 48, a causa di esplicitamente denunciate (“Ai nostri lettori...”) sgradite “imitazioni”, la collana cambia denominazione, e diventa IL ROMANZO QUATTRINI. Questa, oltre a una “serie A” di letteratura ordinaria, intende presentare ben altre tre serie: “B Avventure, C Parnaso, D Popolare”. In questa collana IL ROMANZO POPOLARE apparvero nel 1911 vari romanzi di Gaboriau: Il signor Lecoq, Marianna Lacheneur, Per l’onore del nome, La vittoria di Lecoq, Intrighi d’amore, Lecoq in azione.

A Milano, invece, la Casa Editrice Bietti presentò analogamente, tra il 1914 e il 1920, una serie ben organizzata, tutta dedicata al genere poliziesco, intitolata LE AVVENTURE DEL POLIZIOTTO AMERICANO BEN WILSON, che si rifaceva alla tradizione delle dispense popolari illustrate, ispirate a “realistiche” avventure poliziesche, alle quali abbiamo già accennato. La differenza è che qui si tratta ormai di libri normali, senza illustrazioni. L’intera collana, che è composta da 24 titoli, è costituita da volumi di formato M, DA, privi di numerazione e data, opera tutti dello stesso autore, Ventura Almanzi. La copertina è illustrata da un disegno a colori. Ne sono uscite due serie, di 12 numeri cadauna, delle quali diamo qui di seguito i titoli.

I serie

1 - Gli schiumatori di Nuova York
2 - I delitti della cameriera
3 - Una tragedia tra le quinte
4 - La spia di guerra
5 - Il morto assassino
6 - La casa misteriosa
7 - La bomba vendicatrice
8 - Ben Wilson contro Sherlock Holmes
9 - Il club dei bastardi
10 - Il segreto del Dr. Delavigne
11 - Il mistero del Madison Square
12 - Il tesoro della trincea

II serie

13 - La Russia rossa
14 - L’eredità del galeotto
15 - I falchi dell’Hudson
16 - La toga del diavolo
17 - La fuga dei milioni
18 - L’uomo dal berretto blu
19 - I giustizieri della California
20 - Il bagno di fuoco
21 - Il delitto del Metropolitan Club
22 - Il controllore della New York-Patterson
23 - I creditori della sedia elettrica
24 - L’impronta fatale.

La stessa casa editrice presentò poi negli anni ’30 vari altri romanzi gialli, nella sua collana di narrativa popolare denominata “Biblioteca Reclame”. Tra questi ricordiamo alcune opere di Edgar Wallace (che non sempre sono inquadrabili nel genere giallo, a riprova dell’estrema versatilità e dell’inesauribile vena narrativa di questo autore): La casa segreta; Il libro della potenza; La mano rossa; Il fiume delle stelle; Il cavallo grigio; I quattro uomini giusti; Il Consiglio di giustizia; Kate e i suoi dieci; I nove; Sanders del fiume; L’ammirabile Carfew; Bosambo del fiume; L’angelo del terrore; Il duca nel sobborgo; L’uomo che non dormiva; I quattro libri di Bart; L’uomo che comprò Londra; Il mistero della candela ritorta; La caccia ai milioni; La casa del mistero; La terra nascosta. Quanto al genere che ci interessa, nella stessa collana comparvero anche opere di G.K. Chesterton (L’uomo che fu detto Giovedì); di E.P. Oppenheim (Il signore di Montecarlo); di W. Le Queux (I quattro che sfuggono); etc..

Sempre nell’ambito delle collane seriali che compaiono in questo periodo, va ricordata la COLLEZIONE DI AVVENTURE POLIZIESCHE, edita dalla Bemporad, Firenze, senza data, ma attribuibile intorno al 1921. Si tratta di romanzi di un unico autore, Gustavo Le Rouge, tutti incentrati sullo stesso personaggio, “Il misterioso Dr. Cornelius”, presentati però con la dicitura: “Ogni volume sta a sé e contiene un romanzo completo” 6. Piccoli volumetti formato M, tutti regolarmente numerati, con copertina di carta semplice illustrata con un disegno a colori, DP bianco. Secondo FD, p. 111, ne sono usciti 21 numeri, ma a noi risultano soltanto i seguenti 18 titoli 7.

1 - L’enigma del ruscello sanguinoso
2 - Il castello dei diamanti
3 - Lo scultore di carne umana
4 - I Lords della Mano Rossa
5 - Il segreto dell’isola degli appiccati
6 - I cavalieri del cloroformio,
7 - Un dramma al Lunatic-Asylum
8 - L’automobile fantasma
9 - La casa dei fantasmi
10 - Il ritratto di Lucrezia Borgia
11 - Cuore di zingara
12 - La crociera del Gorill Club
13 - Il fiore del sonno
14 - Il busto dagli occhi viventi
15 - La signora delle scabbiose
16 - La torre della febbre
17 - Il pazzo della casa azzurra
18 - Giù le maschere!

Allo stesso autore, Gustavo Le Rouge, fu successivamente dedicata (1930) anche una collana di dispense popolari illustrate da parte dell’Ed. Sonzogno, intitolata LE MERAVIGLIOSE AVVENTURE DEL MILIARDARIO TODD MARVEL, delle quali diamo qui di seguito i titoli.

1 - Il segreto di Wang Tai
2 - Il prato dei fantasmi
3 - Gli attentati di Isis Lodge
4 - Le apparizioni del cinematografo
5 - La fine del bandito
6 - Duplice scomparsa
7 -I milioni della banca
8 - Il sotterraneo di bronzo
9 - Miss Rosy, ladra di “chéque”
10 - I segnali misteriosi
11 - La pianta assassina
12 - Il ritratto suggestionante
13 - Lo specchio elettrico
14 - I cercatori d’oro
15 - Sorprese sull’oceano
16 - Una fuga romanzesca
17 - Inchiesta difficile
18 - Il cerchio di Chatenay
19 - Senza quartiere
20 - Giustizia di Dio.

Ancora in questo stesso ordine di pubblicazioni, va ricordata la collana degli STRABILIANTI RACCONTI AVVENTUROSI DI JOHN SILOCH, della Società Editrice Toscana, San Casciano Val di Pesa (Firenze), 1924. Si tratta di soli 5 numeri di presentazione abbastanza modesta, formato M , copertina di carta semplice illustrata da un disegno a colori, nei quali vengono raccolte alcune delle suddette avventure:

1 - Il ratto di Miss Ellen - Il doppio delitto di Orazio Makling - Il delitto scientifico - L’evasione di Fun-Kiau
2 - Il campo della morte - Il bersaglio umano - I misteri della città sotterranea - Una tragica eredità
3 - L’uomo senza nome - L’assassinio dell’ambasciatore - Il treno fantasma - Il mistero Steinhel svelato da Siloch
4 - L’assassinio di Sherloch Holmes [sic] - Un furto originale, Il suicidio del cleptomane
5 - Ruder-Ox, Il bandito gentiluomo - L’uomo invisibile - Miss Corner - L’orribile attentato - Il trionfo di Siloch.

Questi episodi erano già comparsi nel 1909 come 19 fascicoli a sé stanti per i tipi della Casa Editrice Italiana, Milano (vedi FD , o il I volume di Eroi del racconto popolare - citato nella Nota N. 26 - p. 205). I volumi non recano l’indicazione dell’autore, ma è noto che furono scritti da un editore nell’inconsueta veste di autore (informazione da FD, p. 24). Si tratta di quell’Antonio Quattrini, Firenze, già citato, che in effetti ripubblicò in proprio da editore, intorno al 1928, alcuni suoi romanzi gialli già compresi nella serie dei racconti di John Siloch: Il delitto scientifico; Il treno fantasma; L’assassinio di Sherlock Holmes; etc..
Altre collane di letteratura popolare edite da Quattrini, oltre a quelle già citate, “Il Romanzo” e “Il Romanzo Popolare”, furono: “Biblioteca Amena” (nel 1924 pubblicò per esempio: A. Belot, Una giuocatrice; W. Barrett, la sepolta viva); “Romanzi Allegri”; “Novelle Mondane”; “Biblioteca Infantile Quattrini”.

E’ giunto ormai il momento di occuparci del più importante tra i precursori di Mondadori, cioè dell’EDITORE SONZOGNO, Milano, che abbiamo già avuto modo di citare in questo stesso capitolo. A partire dal 1914 questi pubblicò la serie de I ROMANZI POLIZIESCHI, che può essere a buon diritto considerata la prima collana gialla, nel senso stretto del termine, edita in Italia: sia per l’esplicita intestazione, sia perché propose, anche se solo parzialmente, diversi autori e diversi personaggi. In effetti, quasi tutti i romanzi della collana (fino al N. 24 compreso, su un totale di 31) sono opera dello scrittore francese George Meirs8, mentre solo i restanti sono di altri autori. Inoltre, i romanzi del Meirs sono anch’essi incentrati su un protagonista ricorrente, contenendo dapprima le “Avventure di William Tharps, il celebre poliziotto inglese”, quindi quelle di Walter Clarck, pure definito “Il celebre poliziotto inglese” (mentre, per esempio, nei successivi “gialli storici” del francese Rodolphe Bringer si parla de “I poliziotti dell’Imperatore”). Ciò conferma che siamo ancora nel periodo in cui si puntava su un solo autore e un unico “eroe”, anche se cominciava a darsi qualche avvicendamento all’interno della collana stessa. Il gusto è ancora quello che privilegia un filone che potremmo definire, in qualche modo, “realista”, ma la collezione nel complesso appartiene senz’altro a quella fase di transizione che possiamo considerare l’alba della storia delle collane gialle in Italia.
Abbiamo già detto che la serie consta di 31 numeri, più volte ristampati. Volumi di formato M, generalmente senza data, ma regolarmente numerati, alcuni degli ultimi recano l’indicazione degli anni 1923-1924, ma forse si tratta già di ristampe; copertina patinata illustrata con un disegno monocromatico, DA bianco:

1 - G. Meirs, Il cadavere assassino
2 - G. Meirs, Una mano nella notte
3 - G. Meirs, L’enigma del treno N. 13
4 - G. Meirs, La carta insanguinata
5 - G. Meirs, Il castello stregato
6 - G. Meirs, L’automobile rosso
7 - G. Meirs, L’opale tragico
8 - G. Meirs, Il segreto della mummia
9 - G. Meirs, Il fantino scomparso
10 - G. Meirs, Il mistero della casa bianca
11 - G. Meirs, La mano fantasma
12 - G. Meirs, L’ombra che uccide
13 - G. Meirs, L’antro spaventoso
14 - G. Meirs, Il dramma di Via Broca
15 - G. Meirs, Le perle fatali
16 - G. Meirs, La macchia di sangue
17 - G. Meirs, L’uomo dai due corpi
18 - G. Meirs, Passi sulla sabbia
19 - G. Meirs, Il dito tagliato
20 - G. Meirs, IL segno misterioso
21 - G. Meirs, Un grido nelle tenebre
22 - G. Meirs, Lo scheletro con le mani legate
23 - G. Meirs, La soglia insanguinata
24 - G. Meirs, L’X misterioso
25 - J.J. Renaud e E. Alary, Le dita che parlano
26 - G. Mantignac, La scomparsa di Mara
27 - T. Bernard, Il marchio sulla spalla
28 - R. Bringer, L’ombra di Fouché
29 - R. Bringer, Il mistero del 19 brumaio
30 - V. Mandelstamm, L’impero del diamante
31 - V. Mandelstamm, L’affare del teatro grande.

Qualche anno dopo “I Romanzi Polizieschi”, e precisamente nel 1922, ancora l’Editore Sonzogno propone I RACCONTI MISTERIOSI, una collana che presenta una notevole alternanza di autori, e viene dedicata quasi esclusivamente al genere giallo, seppur inteso in un’accezione un po’ più estesa, a comprendervi anche la connotazione semplicemente “avventurosa” (vi fu pubblicata per esempio una versione del romanzo di Bram Stoker, Dracula). L’esperimento editoriale ebbe però vita breve, fors’anche per l’eterogeneità dei testi che in esso vennero presentati. Ne sono usciti almeno 22 numeri, simili come aspetto ai “Romanzi Polizieschi”: formato M, copertina illustrata da un disegno a colori, DA bianco:

1 - P. d’Ivoi, Il pozzo del moro
2 - P. d’Ivoi, L’obice di cristallo
3 - P. d’Ivoi, Il Nilo insanguinato
4 - F.C. Rosensteel, 1 + 1 + 1
5 - G. Meirs, L’attimo terrificante
6 - G. De Quirielle, L’uovo di vetro
7 - L. Groc, La città stregata
8 - F. Aubier, L’orma allucinante
9 - P. Zaccone, Il segreto della camera d’ebano
10 - P. Giffard, Il violino fantasma
11 - E. Char, Joc il vendicatore del bagno
12 - B. Stoker, Dracula
13 - E. Char, Il morto che vola
14 - C. Sacchetti, Gli uomini dell’ombra
15 - M. Drake, W O2
16 - L. De Larmandie, Intorno a un mistero
17 - G. Hoche, Il segreto dei Patterson
18 - W. Le Queux, Sotto l’artiglio del mostro
19 - G. De Quirielle, La Gioconda rediviva
20 - G. Guesviller, Il collo bianco
21 - J.M. Escamez, La città dei suicidi
22 - L. d’Hée, Ombre nelle nubi.

Aggiungiamo che, nel N. 21, il successivo romanzo di L. d’Hée veniva annunciato come “Un fumo nella nuvola”; inoltre, sempre nello stesso numero si informava della prossima uscita di altri due romanzi: J. De Quirielle, L’uomo che fa parlare le bestie; M. d’Aghonne, La chiusa dei cadaveri, che non ci risulta però siano mai stati effettivamente pubblicati.

Una storia delle Edizioni Sonzogno in questo periodo non può non ricordare che, a partire dal 1924, esse iniziarono una nuova pubblicazione delle avventure di Arsenio Lupin, in fascicoli illustrati di grande formato, simili alle dispense popolari di cui si è più volte parlato. Di questa serie di romanzi torneremo a dire nel prossimo capitolo, in relazione alla ristampa che ne venne fatta (anche se in veste editoriale completamente differente) negli anni ’30 dallo stesso editore.
Citiamo infine, sempre facente parte delle medesime edizioni, la collana intitolata IL ROMANZIERE POLIZIESCO, per la quale videro settimanalmente la luce tra il 1921 e il 1924 ben 134 fascicoli (più volte ristampati), presto imitati da quelli di un’analoga serie della Casa Editrice Varietas, di Milano, avente però cadenza quindicinale, chiamata IL ROMANZO POLIZIESCO, 1921-1922 (informazione da FD, p. 27). La veste editoriale era quella di una comune rivista, soltanto otto pagine di grande formato, SD, prima pagina illustrata a tutto campo in funzione di copertina da un bel disegno a colori. Pur non trattandosi di veri e propri libri, la collezione prometteva di fornire in ogni fascicolo un romanzo completo. In realtà, si trattava generalmente soltanto di racconti brevi, ma vi fecero comparsa saltuariamente anche alcuni romanzi “normali”, ma allora sempre proposti a puntate. A rafforzare l’analogia con una vera e propria collana di libri, i racconti pubblicati recano quasi sempre il nome dell’autore; più precisamente, è soltanto dal N. 115, edito nel settembre del 1923, che i testi appaiono anonimi.
Aggiungiamo a titolo di curiosità che ogni numero era presentato come “assolutamente inedito”, precisazione questa quanto mai opportuna nel nostro campo di interesse, infestato da tante e diverse riedizioni delle stesse opere con titoli modificati, a volte attribuite perfino ad autori diversi. Per fare qualche esempio tra i più significativi, citiamo il caso di Donald Baron, con il suo “Guanto verde del ricatto”, edito negli anni ’70 da Longanesi, che era già apparso ne “I Gialli Mondadori”, N. 383 del 1956, come “Il delitto mi ha vinto”, con la firma del prolifico Franco Enna; e quello veramente grottesco di un Edward Ronns, Naufraghi dell’inganno, N. 490 de “Il Giallo Mondadori”, che riappare nella stessa collana, e all’insaputa dello stesso editore!9, con il vero nome dell’autore: Edward S. Aarons, e il titolo “Dollari maledetti dollari”, N. 1469.
Dopo questa digressione, diamo adesso qui di seguito i titoli dei 134 fascicoli della serie in parola.

IL ROMANZIERE POLIZIESCO

Per quanto riguarda la citata collana concorrente de “Il Romanziere Poliziesco”, e cioè “Il Romanzo Poliziesco”, delle Edizioni Varietas, di essa siamo in grado di fornire i seguenti titoli:

1 - A. Le Duc, Il pugno che uccide
2 - U. Eigant, La tegola insanguinata
3 - A. Le Duc, Le mani troncate
4 - A. Roasskott, Il fantasma ladro
5 - A. Roasskott, Le sigarette misteriose
6 - A. Le Duc, Il ricatto del morto
7 - L. Lewis, La vendetta del forzato
8 - A. Le Duc, La setta dell’anello rosso
9 - R. Fusilli, Il teschio d’ebano
10 - A. Le Duc, I cappelli di fiamma
11 - R. Fusilli, La cassa di zinco
12 - A. Le Duc, Il furto dell’American
13 - Mac Lon, Le perle del Rajah
14 - A. Le Duc, Caretas contro Arsenio Lubin [sic]
15 - A. Le Duc, L’assalto al Re del Solitario
16 - E. Ducal, Caccia alla tigre
17 - A. Marin, Un mistero fra due pareti
18 - A. Le Duc, La macchia sul blasone
19 - C. Merilin, Il mistero delle Folies Dorées
20 - E. Philips, Nel covo dei falsari
21 - A. Le Duc, La vendetta del Corso
22 - C. Merilin, I fratelli della notte
23 - A. Le Duc, Caretas contro Caretas
24 - J. Moselli, John Strobbins
25 - V. Brown, L’eredità pericolosa
26 - J. Moselli, 180 milioni di dollari
27 - A. Le Duc, L’iniezione di pazzia
28 - R. Fusilli, La pineta in fiamme
29 - J. Moselli, Il quarto ladrone
30 - J. Moselli, Il vagone d’argento
31 - J. Moselli, La scomparsa del governatore - Il radio del Prof. Allan Gordon - Il mistero del fattorino
32 - J. Moselli, L’assassinio del procuratore generale - Il furto delle banconote
33 - J. Moselli, Le gemme della morte
34 - J. Moselli, Il furto delle pietre preziose
35 - J. Moselli, Il re dei vagabondi.

Esaminiamo infine, in ordine sparso, alcune altre collane che meritano di essere ricordate in uno studio dedicato ai “precursori”.

Senza data, ma presumibilmente anteriori al 1920, abbiamo I ROMANZI SENSAZIONALI, delle Edizioni Illustrate Americane, Roma, che ricordano un poco nella veste editoriale i volumi della serie “Il Romanzo Mensile”, ma con formato leggermente più piccolo (quello che abbiamo indicato con Q); copertina illustrata da un disegno a colori, DP . La serie presenta “romanzi completi”, dei quali conosciamo soltanto i primi sei numeri:

1 - B. Oehlmann, Il mistero della casa di fronte
2 - M. Blanck, Il re del rame
3 - A.E. Apple, Il siluro infernale
4 - J. Kingston, Odio di razza
5 - J. MacPerson, La follia del Dott. Wells
6 - P. Wright, Tragico destino.

Per la stessa casa editrice, e negli stessi anni, uscivano i fascicoli di una collana denominata RACCONTI POLIZIESCHI, di veste editoriale assai simile a quella delle dispense popolari illustrate di cui abbiamo spesso parlato, ma che, a differenza di quelle, presentavano in ogni fascicolo “un racconto completo” (anche se, a rendere più stretta l’analogia con le dispense popolari, mancava l’indicazione del nome dell’autore). Si tratta di fascicoli di formato G di sole 16 pagine, SD, copertina di carta semplice illustrata da un bel disegno a colori. Siamo in grado di citare soltanto alcuni titoli:

2 - Roque, l’assassino del Tennessee
5 - La mummia dalle palpebre d’oro
19 - La vendicatrice del forzato
20 - Il fantasma dei treni espressi.

Le stesse edizioni furono attive agli inizi del secolo anche nel campo delle dispense popolari illustrate propriamente dette, presentando in quel periodo una serie di volumi dedicati alle avventure di un personaggio chiamato Sir Ralf Clifford, e un’altra dedicata a quelle di Mister John Palmer, detto “Il Re del Mistero! Il Re dell’Avventura! Il Re dell’impossibile!”.

Probabilmente dello stesso tipo de “I Racconti Misteriosi” volevano essere poi I RACCONTI D’AZIONE E DI MISTERO, delle Edizioni Gloriosa, Milano, pubblicati nel 1926, dei quali conosciamo soltanto un primo numero:

1 - Franco Lecce, L’uomo dal dito mozzato

(informazione da LR).

La stessa Casa Editrice Gloriosa pubblicò nel 1922 un romanzo di formato G, copertina illustrata dal noto disegnatore Domenico Natoli, scritto da un certo Thomas Ferney, intitolato: “La Pioggia dei Miliardi, Straordinarie Avventure del Detective William Brandson”.

Ancora dello stesso genere che comprendeva giallo e avventura, con una predominanza però del secondo tipo di racconti, è la COLLEZIONE D’AVVENTURE, della Casa Editrice Picco & Toselli, Torino, apparsa tra il 1925 e il 1928. Le stesse edizioni pubblicavano nel 1926 una COLLEZIONE DRAMMATICA, più propriamente orientata verso il genere giallo, che presentava, senza riportare il nome dell’autore, quelle che venivano definite come “Le meravigliose gesta di Jordan”. Volumetti di formato M, SD, con copertina di carta semplice rossa illustrata con un disegno inserito in un cerchio. Ecco i primi 10 titoli della serie:

1 - Il sotterraneo dello spavento
2 - Il sacco misterioso
3 - La corsa alla morte
4 - La locanda del delitto
5 - Il mistero di Villedieu
6 - I cinque fuochi nella notte
7 - L’isola della fattucchiera
8 - La pioggia di sangue
9 - Un attimo di pazzia
10 - L’enigma del treno di Brest.

NOTE

1 Per qualche specifica notizia al riguardo si rimanda senz’altro alla splendida opera di F. Cristofori e A. Menarini, Eroi del racconto popolare - Prima del fumetto, 2 Voll., Ed. Edison, Bologna, 1986-1987.

2 Nota anche per la sua serie “La Tribuna Illustrata”, attiva sin dal 1891, che pubblicò a puntate (1922) alcuni romanzi di G. Le Rouge (vedi capitolo II): Il tappeto azzurro; Fiorella, colomba parigina, negli occhi del falco. Nel 1923, apparve qui, sempre a puntate, anche un romanzo di J. de Quirielle, Il ladro di cervelli (informazione da Pirani).

3 Si tratta in realtà di un’opera di A.K. Green, presentata sotto un falso nome.

4 Si veda FD per tutto quanto concerne le prime pubblicazioni in Italia degli episodi della “saga” di Sherlock Holmes.

5 E’ doveroso ricordare anche altre collane di letteratura popolare edite da Salani, quali la “Biblioteca Economica”, che inizia le pubblicazioni nel 1909, e la “Collana Romanzi Salani”, che fu attiva dal 1927 al 1932 (informazioni da Pirani).

6 Solo assai di recente (1991) le avventure del Dr. Cornelius sono state riproposte dalle Edizioni Garden, nella collana IL GIALLO CLASSICO.

7 Un altro romanzo di questo autore, “La vendetta del dottor Mohr”, non appartenente al ciclo in esame, fu pubblicato in Italia (1927) a puntate nella collana “Collezione d’Avventure”, Ed. Picco & Toselli, Torino (vedi alla fine del presente capitolo). Una sua ristampa, 1938, fu proposta da “Il Romanzo d’Avventure”, della Sonzogno (vedi capitolo III).

8 Diversi romanzi di George Meirs sono stati ripubblicati dalla Sonzogno negli anni ’70.

9 Come si sa per certo da corrispondenza privata.