inizio rosso e giallo

 

il tenente Colombo

A dire il vero il personaggio creato dagli sceneggiatori Richard Levinson e William Link, direttamente per la tv, si chiamava - l'idiota egocentrismo-analfabetismo americano non ha limiti - Columbo (in ogni caso è ignoto a tutti il suo nome di battesimo).
È sicuramente diventato uno degli investigatori più celebri della storia del poliziesco, soprattutto grazie alla grande interpretazione di Peter Falk (1927-2011), ma anche in virtù di due trovate decisamente originali.
Intanto la trama: ribaltando completamente * il meccanismo classico apparentemente intoccabile, secondo il quale la scoperta dell'assassino è il momento finale della storia, qui vediamo subito chi è il colpevole, anzi assistiamo all'accurata preparazione dell'omicidio, cogliendo tutti gli ingegnosissimi accorgimenti che dovrebbero garantire l'impunità al colpevole. Che, oltre a tutto, è quasi sempre una persona colta, disinvolta, molto intelligente, che progetta e realizza il crimine con freddezza e sagacia.
E questo rende ancora più efficace l'altra innovazione: il poliziotto della Squadra Omicidi di Los Angeles incaricato delle indagini è agli antipodi della tradizionale figura del detective brillante, fosse questi elegantissimo come Poirot, gelido come Holmes, aitante come Spade, granitico come Wolfe.
Impermeabile logoro, movimenti impacciati, sigaro mefitico, e un'aria da piccolo travet incompetente.
E poi, invece...

Quanti spettatori avranno sospirato di soddisfazione vedendo che l'eroe non era più un superuomo, ma uno come loro, anzi forse peggio? E che goduria vedere questo ometto trasandato e candido (quel sorriso infantile di Colombo quando viene - spesso - a contatto con personaggi famosi, del cinema o altro...) che mette nel sacco l'arrogante omicida tutto sicuro di sè!

Insomma, un'invenzione mica male, insaporita da tante piccole attenzioni: la signora Colombo continuamente presente ma che non si vede mai, il cane pasticcione, la pistola lasciata sempre nel cassetto, l'impresentabile Peugeot del '59...
Beh, la produzione avrà certo risparmiato sugli abiti di scena (la leggenda vuole che Falk indossasse sempre gli stessi abiti logori), ma il successo formidabile che ebbe la serie, iniziata nel 1968, portò due anni più tardi il cachet di Falk a oltre 100.000 dollari alla puntata! E fino al '79 ne furono girate quasi cinquanta.
Lo stesso Falk divenne co-produttore della seconda serie (dal 1989, 24 episodi) e confermò la linea editoriale della prima, con l'avvicendarsi di registi importanti, tra cui Cassavetes e Spielberg.

Molte puntate hanno visto la partecipazione di attori celebri e alcune presenze sono state memorabili: Ray Milland, protagonista di Delitto perfetto di Hitchcock che tenta... un delitto perfetto; il diabolico Vincent Price; Leonard Nimoy, il dottor Spock di Star Trek; Patrick Mc Goohan, ideatore e protagonista de Il Prigioniero; lo stesso Cassavetes, grande amico di Falk.

Le voci italiane di Colombo sono state di Giampiero Albertini nella prima serie, e di Antonio Guidi nella seconda.


Peter Falk, malato di Alzheimer nei suoi ultimi anni di vita, è morto nel giugno del 2011.



* A proposito del modo di sviluppare la trama, va detto che l'inverted story, cioè far vedere subito chi è il colpevole e puntare alla ricostruzione dei fatti da parte dell'investigatore, non è certo un'invenzione degli sceneggiatori di Colombo: risale addirittura al 1912, quando venne scritto The singing bone da Austin Freeman, padre del giallo scientifico in senso moderno.