inizio rosso e giallo


Sam Spade



Dopo i racconti che Hammett scrive per Black Mask, Sam Spade approda al primo romanzo, Il falcone maltese (1930), e viene descritto così:

"Samuel Spade aveva la mascella inferiore ossuta e pronunciata, il suo mento sporgeva come una V, sotto la mobile V della bocca. Le sue narici si sollevano in un'altra V più piccola. Soltanto i suoi occhi giallo-grigi tagliavano la sua faccia con una linea orizzontale. Il movimento della V era ripreso dalle folte sopracciglia che si diramavano da due rughe gemelle al di sopra del naso aquilino e l'attaccatura dei capelli castani molto chiari, spingendoli a punta sulla fronte, scopriva le tempie. Somigliava, in modo abbastanza attraente, a un diavolo biondo...
Era alto un buon metro ottantacinque. L'ampio giro delle spalle faceva apparire quasi conica la parte superiore del corpo - era largo quanto era grosso - e non permetteva alla giacca grigia appena stirata di cadere alla perfezione...
Si tolse il pigiama. La glabra grossezza delle braccia, delle gambe e del corpo, la curva delle ampie spalle rotonde lo facevano apparire simile ad un orso. La pelle era morbida e rosea come quella d'un bambino
."

Piuttosto insolito che un autore dia del proprio eroe una una descrizione così dettagliata, ma, appunto, Sam Spade è tutto fuorchè un eroe.
Antieroe, si direbbe oggi, con una parola talmente abusata da essere ormai odiosa, ma Sam Spade fu esattamente questo.

Sì, perchè prima di Hammett (e non di Chandler, come molti pensano, il cui primo romanzo Il grande sonno è di dieci anni dopo) la letteratura poliziesca era tutt'altro, e dopo Hammett non fu più la stessa.

Prima di Hammett al centro di qualsiasi vicenda poliziesca vi era un protagonista "senza macchia e senza paura", ovvero, come nel caso di fuorilegge (Rocambole, Zigomar, Fantômas, ecc.), qualcuno che compensava la propria amoralità con straordinarie doti di ingegno, forza, audacia.

Hammett demolisce questo mondo ottocentesco ("getta una bomba a mano in platea", per usare le parole di Gramsci su Pirandello) e porta finalmente la storia poliziesca dentro la realtà, la fa uscire dall'infanzia - adolescenza e la rende adulta, consapevole di sè.
E allora ci saranno i poliziotti corrotti, e non solo imbecilli, le puttane non necessariamente di buon cuore, i magistrati collusi, i gangster che fanno del crimine l'altra faccia del capitalismo rapace, o che, il più delle volte, ne sono l'espressione più fedele.
Hammett, il comunista che va in galera semplicemente per non venir meno alla parola data ai compagni, poteva forse contrapporre al marciume metropolitano un qualche idealista, magari disperato, ma sempre coerente con se stesso, in eterna lotta contro un sistema moribondo (1929...) e al tempo stesso vitale e famelico?
Hammett ha letto sul serio Marx, sa bene che lui stesso un secolo prima aveva diffidato dall'immaginare i comunisti come dei "santi liberatori", immuni da contraddizioni e debolezze.
Sam Spade non è nemmeno "di sinistra", fa solo il proprio mestiere, che lo porta quotidianamente a contatto col peggio della società americana.
E come potrebbe, dunque, non sporcarsi le mani?
È cinico, ma in senso etimologico (κύων, cane), e vaga qua e là cercando di non farsi troppo male; non è un santo, ma cerca di essere abbastanza onesto; non disprezza le donne, ma (si legga il finale del Falcone maltese) sa bene che idealizzarle, e talvolta semplicemente amarle, può voler dire il disastro; spara, e non lo fa neanche maldestramente, ma ne farebbe a meno, solo che in quegli anni non era proprio possibile.
Se facesse un altro mestiere magari farebbe parte di quella "generazione perduta" che...
E invece gli tocca mentire, rubare, e anche tradire, per non tradiire troppo, per non affogare, per non fidarsi troppo.
Hard boiled, si dirà di quel genere, come se un uovo bollito fosse abbastanza duro, ma l'espressione è rimasta.

Hammett non è ancora nelle mire del fanatismo maccartista, e malgrado l'FBI gli riservi un tot di attenzioni, Hollywood lo corteggia: è l'esordiente John Huston a dirigere The Maltese Falcon (1941), e Humprey Bogart - Sam Spade diventerà l'icona dell'hard boiled.
Hammett apprezzerà fino a un certo punto (avrebbe preferito Cary Grant): basta rivedere le parole citate sopra e certo in quel fisico non si riconoscerà Bogart.
Ma - come si diceva in un grande film di John Ford,L'uomo che uccise Liberty Valance (1962), "se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda". E l'impemeabile dal bavero rialzato, la sigaretta che pende, quell'espressione un po' così, faranno per sempre parte dell'immaginario collettivo.
Anche se forse non è più Sam Spade, forse è Marlowe, forse è Nick, forse è solo Bogart.

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