Con parecchi anni di ritardo rispetto agli altri paesi europei, nel 1954 cominciano le prime trasmissioni televisive in Italia: un solo canale RAI, il Programma Nazionale (poi RAI 1), nel 1961 il Secondo Programma (poi RAI 2), nel 1976 il colore, nel 1979 Rete 3.
Nessun dubbio sull’orientamento politico-culturale della RAI: per oltre 30 anni la Democrazia Cristiana è la Tv.
Telegiornali con conduttori che leggevano semplicemente delle veline (i servizi filmati prenderanno piede lentamente), argomenti “scabrosi” evitati con cura, satira inesistente, e addirittura un elenco di parole proibite, a partire da eventuali imbarazzanti equivoci con parti anatomiche delicate: coscia, petto, ecc., per finire con quelle che rimandavano a faccende politiche (rivoluzione, sciopero, ecc.). A senso unico, dunque.

Tuttavia vari funzionari RAI, tra cui F. Colombo, U. Eco, A. Guglielmi, G. Vattimo (e registi e sceneggiatori), capirono bene quanto la televisione potesse incidere sul piano strettamente culturale, e non a caso Lascia o raddoppia? (1955 - 1959), con i suoi quiz sugli argomenti più disparati, ebbe un successo clamoroso, contribuendo, come altre trasmissioni (Telescuola 1958 - 1966, Campanile sera 1959 - 1962, Non è mai troppo tardi, 1960 - 1968), a unificare dal punto di vista linguistico un’Italia ancora dominata dai dialetti.
E a ciò diedero un contributo determinante i cosiddetti sceneggiati, cioè lavori prodotti autonomamente dalla RAI tratti da opere letterarie di particolare rilievo (Cechov, Dostoevskij, Euripide, Goldoni, Hugo, Molière, Pirandello, Shakespeare, Sofocle, Verga, ecc.) o da libri di un genere ancora poco conosciuto nel nostro paese, il poliziesco (Giallo Club, il tenente Sheridan, Maigret, i lavori di Durbridge, Nero Wolfe, ecc.). E molti altri (di cui non ci occuperemo) scritti direttamente per la televisione.
Milioni di italiani si avvicinarono dunque a pezzi di cultura proprio grazie a questi sceneggiati, interpretati dai migliori attori di prosa: Giorgio Albertazzi, Giampiero Albertini, Lydia Alfonsi, Adriana Asti, Cesco Baseggio, Werner Bentivegna, Giulio Bosetti, Lilla Brignone, Tino Buazzelli, Flavio Bucci, Ernesto Calindri, Wanda Capodaglio, Paolo Carlini, Tino Carraro, Nino Castelnuovo, Gino Cervi, Andrea Checchi, Riccardo Cucciolla, Ferruccio De Ceresa, Sergio Fantoni, Mario Feliciani, Paolo Ferrari, Turi Ferro, Arnoldo Foà, Valentina Fortunato, Corrado Gaipa, Ivo Garrani, Vittorio Gassman, Nando Gazzolo, Fosco Giachetti, Giancarlo Giannini, Massimo Girotti, Emma Gramatica, Raoul Grassili, Carla Gravina, Franco Graziosi, Anna Maria Guarnieri, Giulia Lazzarini, Alberto Lionello, Giuliana Lojodice, Roldano Lupi, Alberto Lupo, Evi Maltagliati, Elsa Merlini, Anna Miserocchi, Valeria Moriconi, Gastone Moschin, Umberto Orsini, Lea Padovani, Andreina Pagnani, Renzo Palmer, Corrado Pani, Franco Parenti, Mario Pisu, Paola Pitagora, Anna Proclemer, Gigi Proietti, Salvo Randone, Enrico Maria Salerno, Gianni Santuccio, Giancarlo Sbragia, Franco Scandurra, Paolo Stoppa, Lia Tanzi, Gianrico Tedeschi, Aroldo Tieri, Sergio Tofano, Romolo Valli, Luigi Vannucchi, Lina Volonghi, Gian Maria Volonté, Franco Volpi, Milena Vukotic, Lia Zoppelli.

A questa fortunata stagione, fino al 1984, dedichiamo due selezioni di video (spezzoni):

   e   

Purtroppo mancano anche sceneggiati particolarmente importanti come L'agente segreto, Che fare?, Delitto e castigo, di cui non siamo riusciti a rintracciare nessuna traccia video.