Il film "Processo per stupro" (1979, di Maria Grazia Belmonti, Anna Carini, Roni Daopoulo, Paola de Mortiis, Annabella Miscuglio e Loredana Rotondo, regia di Loredana Dordi) documenta il drammatico processo svoltosi nel 1978: la donna che ha denunciato la violenza si chiama Fiorella e rappresenta tutte le donne, come dichiarò l'avvocata Tina Lagostena Bassi, morta recentemente (e che, purtroppo, già nel 1994 si schierò con Berlusconi, divenendo poi deputata di Forza Italia; fu comunque cofirmataria della della legge contro la violenza sessuale n. 66/96).
Primo processo ad essere trasmesso dalla televisione italiana, venne seguito da 9 milioni di spettatori e contribuì in modo determinante a modificare il clima culturale intorno al fenomeno della violenza sulle donne; naturalmente, però, ancora oggi permangono troppe zone d'ombra, e i valori che stanno alla base delle vittorie politiche della destra favoriscono sia il riemergere di un maschilismo violento sia il ritorno ad una cultura della sottomissione.