inizio rosso e giallo


Robert Galbraith


È noto che sia lo pseudonimo di J. K. Rowling, che dopo tante, belle, avventure magiche si è voluta dedicare a faccende meno esoteriche.
Con dei buoni gialli, ambientati in una Londra contemporanea vivace malgrado il tempo uggioso e deprimente.
Protagonista è l'investigatore privato Cormoran Strike, già ufficiale dello Special Investigation Branch dell'esercito britannico, che ha dovuto lasciare dopo che in Afghanistan ha perso mezza gamba. Grande e grosso, più che con la sua mole impressionante affronta i casi con metodicità e acutezza, affiancato da Robin, un'assistente di talento, che diverrà sua socia.

Le trame sono ingegnose e complesse, com'è naturale aspettarsi da una scrittrice intelligente e talentuosa, oltre che prolifica, e Rowling conferma il proprio stile in ottimo equilibrio fra semplicità e raffinatezza architettonica. Linguaggio talvolta crudo, situazioni grottesche, efferatezze, e dialoghi costruiti sapientemente. Discutibile il ritratto un po' banale di certa sinistra inglese.

Paradossalmente, è propria la superba abilità di Rowling nel costruire architetture tanto rigorose quanto elaborate, ad appesantire storie che spesso rischiano di disorientare il lettore. Così come gli approfondimenti psicologici dei due protagonisti, accurati e non scontati, sono talvolta eccesivamente "impostati".

Sull'ultimo romanzo della serie, Sangue inquieto, così scrive Giorgio Placereani nel suo ottimo blog: il nuovo episodio dei gialli dell'investigatore zoppo Cormoran Strike e della sua partner Robin Ellacott scritti di J.K. Rowling sotto lo pseudonimo Robert Galbraith, è un romanzo di un migliaio di pagine, sinuoso e labirintico. Non per nulla le epigrafi di ogni capitolo sono tratte da quel complesso e simbolico poema eroico elisabettiano (influenzato dall'Ariosto) che è il Faerie Queene di Spenser.
Presenza del dolore nell'opera di J.K. Rowling! Anche nei primi romanzi di Harry Potter c'è un dolore vivo sotto lo humour e la consolazione dell'orfano, un dolore che si stende sulla saga mentre diviene sempre più cupa. Ancora il dolore trionfa nel durissimo e feroce Il seggio vacante. E, ça va sans dire, i gialli hanno “istituzionalmente” il dolore in primo piano; vero è che molti autori non ci si soffermano sopra; la Rowling lo fa in modo splendido. Questo vale ancor più se esso dura da decenni come in
Sangue inquieto, dove è da risolvere un cold case, la scomparsa di una donna nel 1974.
Una domanda legittima: chi non conosca questa serie deve partire dal primo (Il richiamo del cuculo) o può farlo con questo? Materialmente si può leggere per primo questo, Rowling è brava a tenere informato il nuovo lettore, senza pedanteria, sulla storia precedente. Certo, partendo dall'ultimo si perde quel lento costruirsi, non ancora concluso, del rapporto fra i due protagonisti – che è altrettanto emozionante che i “casi” (lo sapeva bene Hitchcock, che nell'amore c'è altrettanta suspense che nel crimine). Il che ci conferma che il vero protagonista delle opere di J.K. Rowling è il Tempo.


  • Il richiamo del cuculo (The Cuckoo's Callingg, 2013) Salani, 2013
  • Il baco da seta (The Silkworm, 2014) Salani, 2014
  • La via del male (Career of Evil, 2016) Salani, 2016
  • Bianco letale (Lethal White, 2018) Salani, 2019
  • Sangue inquieto (Troubled Blood, 2020) Salani, 2021
  • Un cuore nero inchiostro (The Ink Black Heart, 2022) Salani, 2022

 


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Le storie sono state adattate per una discreta serie televisiva.