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Imputato Hammett

Samuel Dashiell Hammett nasce nel maggio del 1894 nella Contea di Saint Mary, nel Maryland, e muore nel gennaio del 1961, a New York, nella stanza numero 823 del Lenox Hill Hospital. Causa principale del decesso: tumore al polmone destro. Tre giorni dopo la sua morte, grazie ai suoi trascorsi militari, Hammett viene sepolto nel cimitero nazionale di Arlington, alle porte di Washington, dove, quasi trent'anni dopo, arriva anche l'attore Lee Marvin, pure lui ucciso da un cancro, dopo essere sopravvissuto a Hollywood e, prima ancora, alla Seconda Guerra Mondiale.
Nello stesso conflitto, sebbene non in prima linea, anche Dashiell Hammett ha avuto la sua pane. Tubercolotico, troppo vecchio per combattere e con i denti messi male, nel settembre del 1943 troviamo infatti il caporale Hammett in Alaska, nell'isola di Adak, agli ordini di Harry Thompson, generale di Brigata e buon lettore di romanzi hardboiled. E visto che l'isola non offre alcuno svago, neppure una piccola sparatoria col nemico, Hammett occupa il suo tempo libero leggendo per la terza volta Marx, mandando qualche articolo alla stampa comunista americana o dirigendo The Adakian, quattro pagine che, ogni giorno, vengono distribuite in circa cinquemila copie ai soldati di stanza nell'isola.
Il generale Thompson, comunque, non sembra affatto preoccupato che a dirigere il suo giornale sia un comunista, un ex-scrittore che si ritrova nel mirino dell'FBI ormai da tempo, più precisamente dal 5 maggio del 1934 quando sulla scrivania di J. Edgar Hoover, allora capo dei federali, era arrivato il primo rapporto su Samuel Dashiell Hammett, scrittore tra i più famosi e meglio pagati in quel momento in America.

Hammett aveva cominciato a scrivere presto. Il suo primo racconto, Immortality, risale infatti al novembre del 1922. Poi, nel giro di dodici anni, "tirando fuori il delitto dal vaso di cristallo per gettarlo in mezzo alla strada", Hammett scrìve ancora una sessantina di racconti, alcune poesie e cinque romanzi: Piombo e sangue ('29), II bacio della violenza ('29), II falcone maltese ('30), La chiave di vetro ('31) e L'uomo ombra ('34). Il protagonista principale delle sue opere è Sam Spade.
Improvvisamente, però, nel 1934, Hammett si ritira dalla scena letteraria, pochi mesi prima del suo quarantesimo compleanno.
Per soldi, e solo per qualche tempo, accetta di scrìvere i soggetti e i dialoghi per L'agente segreto X-9, una comic-strip disegnata da Alex Raymond, il papà del famoso Flash Gordon, ma dopo questa breve avventura nel mondo dei fumetti, Hammett appende veramente al chiodo la sua macchina per scrìvere, ignaro però che Hoover, incuriosito dal titolo della comic-strip, comincia proprio allora ad indagare sul suo conto.
Le indagini dell'FBI, nei confronti di Hammett, prendono il via quando Hoover crede che L'agente segreto X-9 possa essere una parodia dei suoi federali. Un timore confermato, almeno in parte, quando Hoover scopre che lo scrittore è iscrìtto, già da qualche anno, al Partito Comunista Americano.
L'FBI, allora, comincia a seguire Hammett in ogni suo spostamento. Stranamente, però, i federali lo perdono di vista durante la guerra, per scoprire solo al termine del conflitto che il loro uomo, nonostante l'età e la malattia, era riuscito a farsi arruolare, come volontario, nell'esercito americano.
La fine della guerra porta comunque con sé un bel po' di problemi per Dashiell Hammett, congedato con onore dall'esercito, con la Asiatic-Pacific Service Medal appuntata sul petto. Gli alleati di ieri, infatti, sono i nemici di oggi. L'America, improvvisamente, comincia a temere che l'Unione Sovietica possa rubarle il segreto della bomba atomica. "E chi meglio dei comunisti infiltrati nei sindacati, nel mondo dello spettacolo, nelle scuole (americane), poteva servire a questo scopo?" (1).
Le cose peggiorano nel giro di qualche anno. Nel 1948, l'anno del blocco di Berlino, "l'ipotesi della registrazione obbligatoria di associazioni e individui classificati come comunisti sembra una proposta di legge attuabile, data la tensione internazionale" (2). Allora l'HUAC, la Commissione per le attività antiamericane, nata nel 1930, il Committee on Govement Operations e il Permanent Investigative Subcommittee, presieduti ambedue dal famigerato Joseph Mc-Carthy, diventano in breve tempo i maggiori artefici della caccia alle streghe comuniste in terra americana. Simpatizzanti, iscrìtti al Partito, loro amici e parenti... prima o poi vengono chiamati tutti in causa davanti al popolo americano.
Capita pure, allo stesso Dashiell Hammett che, nel luglio del 1951, viene chiamato a rispondere della sua attività comunista e della sua posizione all'interno del Civil Rights Congress, un'organizzazione legata al Partito Comunista Americano. Davanti al giudice Sylvester Ryan e difeso da Vietar Rabinowitz e Mary M. Kaufman, Hammett risponde quindi alle domande che gli vengono poste dal procuratore Irving Saypol, il più temibile cacciatore di comunisti allora in circolazione.
Hammett risponde, alle domande che gli vengono poste, appellandosi quasi sempre al Quinto Emendamento della Costituzione americana. Comunque, usare questa tattica, non l'aiuta per niente perché continuando a dire "mi rifiuto di rispondere a questa domanda perché potrebbe portare alla mia incriminazione" si vede ugualmente condannato a sei mesi di prigione, anche se, come ricorda Lillian Hellman, per molti anni compagna dello scrittore, "Hammett non aveva mai messo piede nell'ufficio del Civil Rights Congress e non conosceva il nome di neppure uno dei sottoscrittori. La sera prima del processo gli chiesi: Perché non dici che non li conosci i nomi?, (e lui rispose): No, non posso dirlo... perché intendo mantenere la mia parola, credo che sia questo il motivo..." (3).
Quando esce di galera, Hammett trova la Hellman ad aspettarlo e le confida che in prigione, dopotutto, non si sta male: "il cibo è disgustoso e spesso anche rancido, ma puoi sempre chiedere latte; i contrabbandieri d'alcool e i ladri d'auto sono imbecilli, ma la loro conversazione non è più stupida di quella che si sente a un qualsiasi cocktail party a New York; pulire gabinetti non piace a nessuno, ma col tempo finisci anche con l'andar fiero del tuo lavoro e con l'interessarti agli attrezzi e al materiale per la pulizia" (4).
Tempo due anni e poi Dashiell Hammett viene di nuovo convocato per un altro interrogatorio, ma questa volta deve rispondere alle domande del Permanent Investigative Sub-committee presieduto dal senatore Joseph McCarthy. Anche da questo incontro, appellandosi ancora al Quinto Emendamento, Hammett se ne esce male.
I suoi libri, infatti, perché scritti da un comunista, vengono subito ritirati dalle biblioteche pubbliche americane.
Dashiell Hammett muore quindi otto anni più tardi e, come abbiamo già detto, viene sepolto nel cimitero nazionale di Arlington e l'FBI, con una telefonata al cimitero, verifica il fatto per chiudere finalmente la pratica sullo scrittore.



da: Stampa Alternativa, 1993



note

  1. Giuliana Muscio, Lista nera a Hollywood, Feltrinelli.
  2. Giuliana Muscio, op. cit.
  3. Lillian Hellman, dall'introduzione a L'istinto della caccia di Dashiell Hammett, Mondadori.
  4. Lillian Hellman, op. cit.